
Avere un angolino sia pure virtuale in cui augurargli le piu' orrende disgrazie credo sia un utile sfogo, che riduce la tensione, scarica la rabbia, e fa la pelle piu' liscia

Le regole sono semplici:
1. Non si fanno attacchi personali (con nome e cognome).
2. Si mette soltanto destinatario e relativa maledizione.
3. Non si fanno commenti sugli accidenti altrui, si scrivono i propri e stop. In sostanza, solo una lista stringata di malefatte e relativi accidenti, e null'altro, senza dibattiti dispersivi: cio' per mantenere nella sua pura interezza l'effetto terapeutico dello sfogo

4. Naturalmente un silenzioso pensiero associativo alla maledizione, che ne rafforzi le possibilita' di realizzazione, e' consentito

Inizio ovviamente io:
Il farabutto: l'ignoto camperista, camionista, conducente di autobus o quel che e' che, perfettamente conscio delle perdite di gasolio del mezzo da lui condotto continua allegramente a spanderlo nelle curve piu' bastarde, cercando di prenderle inoltre alla maggior velocita' possibile, in modo da spanderlo meglio e il piu' copiosamente possibile.
La maledizione: che il suo vicino rompa un fiasco d'olio sulle scale proprio mentre lui esce di casa, che egli vi scivoli sopra e si faccia due rampe a rotoloni, fratturandosi entrambi i femori ma restando perfettamente cosciente.
Che l'ambulanza che lo soccorre sbandi su una striscia di gasolio da lui stesso prodotta, scivoli in un fosso senza danno ma restando ivi per ore, durante le quali egli patisca i piu' orrendi dolori.
Che una volta giunto in ospedale cada nelle mani di un infermiere folle, che gli pratichi per prima cosa un clistere da 5 litri di Blu Diesel.
Che la prima operazione vada male, e ne occorrano altre quattro, in modo che i tempi di recupero siano almeno di un anno, durante il quale egli possa meditare sui danni che il gasolio puo' produrre, sia quello sparso per strada che quello proditoriamente introdotto nell'umano corpo per via anale.
Et infine che, una volta rimessosi, scopra come il suddetto clistere gli abbia causato emorroidi permanenti a grappoli, di cui almeno un paio grandi come cocomeri, che gli impediscano a vita di potersi mai piu' sedere ad un posto di guida, per sempre.
Oooohh, ora mi sento proprio meglio


Piero