Pavlvs ha scritto:
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Oggettivamente se un giorno mia figlia mi chiedesse la moto a 16 anni mi metterebbe in difficoltà.
Ma il punto è che dubito che me la chiederà mai.
Uno smartphone, oggi, permette di ritagliarti i tuoi spazi di condivisione e libertà più di quanto non lo faccia la moto.
Con uno smartphone sei solo e social al contempo, alienato ed inserito in un contesto sociale allo stesso tempo, e ti permette di spaziare e per certi versi di viaggiare più di quanto possa fare una moto.
Da cui la percezione, nei giovani, che possano benissimo fare a meno di una moto.
Del resto la strada che va delineandosi è, imho, quella per il cimitero delle due ruote.
Nel 2050 il grosso del circolante sarà fatto di mezzi ibridi o elettrici in car sharing, probabilmente a guida autonoma.
Esci di casa, prendi una automobilina, ehi auto portami al Colosseo....e quella ti ci porta.
Silenziosa ed economica, oltreché del tutto anti-emozionale.
Per mezzi come le moto, le moto che conosciamo oggi, non vedo grande futuro.
Certe volte mi vien da pensare che siamo le ultime legioni di motociclisti, dopo di noi il diluvio.
E tu, per cambiare tutto questo quadro che descrivi in maniera apocalittica di un mondo anaffettivo e anemozionale, ti faresti mettere in difficolta da tua figlia se "caso mai" ti chiedesse la moto a 16 anni?
La moto a chi ami e ti sta accanto va prima fatta assaporare, poi fatta vivere, infine va insegnata.
Un percorso lungo e difficile ma necessario verso la Consapevolezza, fondamentale momento educativo.
La moto come la ho conosciuta io, e come la hai conosciuta anche tu, immagino non è incominciata con il motorino a 14 anni, ma è incominciata qualche anno dopo con la scoperta del mondo "reale" che ci sta dietro.
Quello che dice qualche passo indietro MEK1 delle nuove leve con la patente limitata che salutano "belli convinti" sa gia di
scelta non di
moda come nella nostra adolescenza.
Meglio un paio di questi motociclisti che un' orda di ragazzini sui motorini che fanno solo casino.
Intanto, se guardo indietro, dei miei compagni di liceo, a fronte del parcheggio sterminato di motorini e 125 sotto l' aula dei bei tempi, in moto OGGI andiamo solo in 3.
Io ed Alessandro, fedeli alla linea, ed Annalisa, che ha imparato da trentenne.
Paulus, la moto, come tutte le cose importanti nella vita, va fatta assaporare e poi insegnata.
E' un passaggio di testimone.
Sotto con tua figlia. Non è mai troppo tardi.
"Ti sò nel cuore ma ti vò nel culo, caro Cali". Ticcio