Facciadaguzz ha scritto:1a- Circolante e revisionata poco prima della vendita
Ecco, appunto....questo è proprio uno di quei dettagli di cui parlavo.
Scusa tanto eh, ma se era stata revisionata (= "sottoposta a revisione", giusto? Non "tagliandata"...) che bisogno c'era di mandarla da un meccanico PRIMA di fare la pratica di nazionalizzazione?
In questo caso particolare il collaudo ("visita e prova") NON E' PREVISTO, ritenendosi valido quello effettuato nel Paese estero se entro i termini (2 anni) imposti dal nostro C.d.S..
Quindi, se non mi sono perso qualche passaggio, bastava che tu la facessi nazionalizzare (= targa italiana e libretto italiano a tuo nome) semplicemente presentando delle carte allo sportello, non appena la moto fosse stata materialmente presente sul nostro suolo, e almeno i titoli di proprietà sarebbero i nostri, cosa che giuridicamente può avere un certo peso.
E poi -dovrei andare a controllare ma adesso non faccio in tempo- se non sbaglio c'è un termine (un anno, mi pare) entro il quale, da persona di nuovo residente in Italia e non più all'estero, tu saresti stato obbligato a targare la moto come italiana, non essendoti più permesso circolare (occhei, tu non circolavi ma per lo Stato questo è irrilevante) con targa estera.
Non voglio gufare, ma per colpa del tuo mecca potresti anche avere delle grane per questo....
Lamps