Vademecum centraline Motoplat by Murri

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Roberto Carta
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Vademecum centraline Motoplat by Murri

Messaggio da Roberto Carta »

Cerco per conto di un amico che deve sistemare una NTX 350 il protocollo che ha suo tempo aveva fatto Marcello Muraro in arte Murri per le centraline Motoplat, io non riesco più a trovare quello che avevo stampato qualche anno addietro per sistemare le centraline del V75, la versione in pdf purtroppo era nel disco rigido che è andato fritto recentemente e quella che era disponibile in rete non si trova più, se qualcuno la avesse disponibile e volesse fargliela avere può farlo inviandola a motoclubiglesias@gmail.com , farebbe felice un neoguzzista quasi disperato .....
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apemaia
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Re: Vademecum centraline Motoplat by Murri

Messaggio da apemaia »

Ma contattare direttamente il Murri no? :rolleyes:
E' sempre stata una persona disponibile, sono sicura che ti aiuterebbe.
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Roberto Carta
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Re: Vademecum centraline Motoplat by Murri

Messaggio da Roberto Carta »

apemaia ha scritto:Ma contattare direttamente il Murri no? :rolleyes:
E' sempre stata una persona disponibile, sono sicura che ti aiuterebbe.

Sul forum non si vede da molto tempo .....





P.s. ho mandato una mail al suo indirizzo di lavoro, speriamo bene .....
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manhaus71
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Re: Vademecum centraline Motoplat by Murri

Messaggio da manhaus71 »

Copio e incollo dal documento pdf:

CENTRALINE MOTOPLAT

di Marcello “MURRY” Muraro

Voglio raccontarvi tutto quello che ho imparato dalla mia esperienza di
meccanico amatoriale sulle tanto bistrattate centraline Motoplat, che sono
ancora presenti su molti modelli. In parecchi casi è successo che queste
centraline si bruciassero apparentemente senza motivo. Questo problema
veniva addebitato alla scarsa qualità delle suddette centraline. Forse non
tutti sanno che la Motoplat negli anni '70-'80 riforniva le principali case
crossistiche europee (KTM, SWM, Montesa, Maico, Villa). Una di queste moto la
possedevo anch'io e non ho mai avuto problemi all'accensione. Quando ho
abbracciato la fede Guzzista, lavorando sulle mie moto e su quelle dei miei
amici, ho imparato a conoscere bene queste centraline. Al momento due
delle tre moto che possiedo (California III e V65 Florida) montano questo tipo
di centraline, e dopo un accurato controllo dell'impianto elettrico subito
dopo l'acquisto, io e mia moglie abbiamo fatto svariate migliaia di km senza
il benché minimo problema.
Il difetto principale di queste centraline era quello della totale assenza di un
circuito di protezione dalle scariche, quindi dopo parecchi km tendevano a
bruciare perché ricevevano disturbi di corrente. Per prima cosa queste
centraline richiedono l'utilizzo di pipette per candele schermate (Bosch o
NGK). In seguito vanno controllate periodicamente con un tester che deve
segnare una resistenza minima di 4,30Kohm. Si tara il tester sulla scala fino a
20Kohm, si infilano i cavi del tester alle due estremità della pipetta e si
guarda il valore riscontrato. Se segna 0 le pipette sono da sostituire
immediatamente. A ogni tagliando comunque è buona norma controllarle,
perché a lungo andare possono comunque interrompersi, nel senso che la
resistenza non funziona più e scarica sulle centraline. Ci si accorge del
problema perché durante un avviamento a freddo il motore parte a un
cilindro solo. Poi con le prime scosse parte anche l'altro.

Se ci si rende conto di questo malfunzionamento nel giro di 300/400 km
comunque la centralina non fa in tempo a danneggiarsi, ma se il problema
viene trascurato allora si corre davvero il rischio che si bruci.
Un altro problema che hanno le moto con queste centraline è la spinetta dell‘
impulsore che si trova sotto il serbatoio. Quella non è di eccezionale qualità e
può causare questi problemi perché gli impulsi alle centraline arrivano
irregolarmente. Un altro punto dolente sono le spinette a 3 cavi delle
centraline. Io le ho sostituite con i classici mammut (le connessioni a vite), ma si
possono usare spinette a 3 vie che sono reperibili in una qualsiasi officinaelettrauto
o motoricambista

Un altro controllo che bisogna fare sempre con il tester, è verificare se c'è una
buona massa tra centraline, telaio e negativo della batteria. Con il tester tarato
nella scala fino a 200 ohm, un cavo del tester appoggiato sul cavo di massa
giallo/verde delle centraline e uno sul negativo della batteria, deve dare un
valore di resistenza non superiore a 0.04. Se questo valore è superiore bisogna
aggiungere un cavo di massa supplementare tra le centraline e il negativo
della batteria, perché se non c‘ è una buona massa le centraline possono
ricevere disturbi.
Purtroppo se tutto questo va avanti da tanto tempo una centralina può essersi
danneggiata perché, come detto prima, non sono dotate di circuito di
protezione dalle scariche. Le centraline che montano i nuovi modelli sono
comunque copiate dalle vecchie Motoplat. Se si sostituiscono le vecchie
Motoplat con quelle nuove ma non si risolve il problema alla base, dopo
qualche migliaio di km il problema si ripresenta: le centraline si bruciano di
nuovo e sappiamo tutti quanto costano... Un altro problema, riscontrato sulle
prime serie di Nevada, era quello delle bobine troppo piccole. Le centraline
erano quelle del California, con le stesse tarature, per cui un tempo di scintilla
abbastanza lungo. Sulla Nevada, soprattutto i modelli con le bobine
Nippondenso (quelle color grigio) la taratura di queste centraline produceva un
surriscaldamento delle bobine che nel giro di 10.000/15.000 km finivano per
bruciarsi.

Questo problema si risolve senza sostituire le centraline, a meno che non siano
già danneggiate anche quelle, bensì sostituendo le bobine con un paio di
Motoplat originali, se si ha la fortuna di trovarne ancora qualcuna in giro,
oppure con bobine Bosch o Marelli di tipo più grande a bagno di cera (non a
bagno di resina come le vecchie Denso). Questo particolare contribuisce a un
maggior smaltimento del calore da parte delle bobine e quindi una maggiore
durata. Concludo l’argomento elencando una lista di candele adatte all’impiego
con centraline. Queste particolari candele sono dotate all’interno di un
soppressore di disturbi, un particolare resistore che compare anche nella sigla
di queste candele con la lettera R. Vanno utilizzate esclusivamente con le
pipette schermate di cui sopra.
SERIE PICCOLA:
•Bosch WR5DC oppure FR5DC.
La differenza fra queste due candele sta nell’esagono dove si inserisce la chiave
per montarle e smontarle. La serie W ha l’esagono da 21 mm, la serie F da 16
mm. La gradazione comunque è la stessa.
•Magneti MarelliCW8LPR
•Lodge2HLR (sono praticamente le candele a 4 elettrodi che monta l’Alfa
Romeo adattabili anche alla serie grossa però con una frequenza di controllo
maggiore)
SERIE GROSSA:
•BoschWR7DC oppure FR7DC.
•ChampionRN9YC
Gli elettrodi vanno tenuti a una distanza di 0,6 -0,7 mm, oppure, se lo si
possiede, seguire le istruzioni del manuale uso e manutenzione. Nel caso di
difficoltà di avviamento con le candele registrate a 0,7 mm, portarle a 0,6.
Avvicinando gli elettrodi si aumenta la potenza della scintilla. Questo non vale
per le candele Lodge perché i 4 elettrodi non si possono avvicinare.
Sconsiglio l’uso delle NGK (anche se è solo un mio parere personale) anche se
sono contemplate nei manuali d’officina, perché hanno una percentuale di
problemi molto elevata, soprattutto nei modelli ad iniezione elettronica. In un
paio di casi si è arrivati addirittura alla foratura dei pistoni.



p.s. l'ho inviato alla email. ;)
Manhaus
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Roberto Carta
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Re: Vademecum centraline Motoplat by Murri

Messaggio da Roberto Carta »

Grazie manhaus71 sei un grande, se passi nel sulcis birra pagata :celebrate:
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manhaus71
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Re: Vademecum centraline Motoplat by Murri

Messaggio da manhaus71 »

Roberto Carta ha scritto:Grazie manhaus71 sei un grande, se passi nel sulcis birra pagata :celebrate:
:ok: Buona domenica! :celebrate:
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Re: Vademecum centraline Motoplat by Murri

Messaggio da Ruffo72 »

Ciao ragazzi.leggendo il manuale sulle centraline mi sono accorto che il mio v65 ha proprio il difetto a freddo, di partire a 1.come posso assicurarmene?grazie!
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