Cane ha scritto:E se ci do della ceretta nero testa di moro?bicilinder ha scritto: Per quanto riguarda la borsa laterale, la lascerei senz'altro, è troppo comodo avere sempre a disposizione uno spazio per le piccole cose.
E a dirla tutta non mi dispiace nemmeno esteticamente.
impossibile
il "testa di moro" è (non solo per le cerette da scarpe e pellame) una denominazione-colore del marrone, molto scuro ma marrone quindi devi decidere tra lasciarla testa di mauro (come lo chiamo io) o farla nera-col-nero
se decidessi per l'opzione 2 "devi":
- decerare completamente /molto bene la borsa dalle probabili precedenti cerature poichè, spesso, le cosidette "cerette da scarpe" contengono molti siliconi e poca cera (pure quella surrogata visto che è "cera" di paraffina)
-avendo fatto il militare dovresti conoscere le tinture per pellami tra le quali, il più famoso, è il nero inferno o nero diavolo, lo trovi mpò dappertutto in boccettine da 100ml più o meno
- tingere tutta la borsa col piccolo pennellino della confezione è cosa ardua e cmq un utensile di misura davvero poco consona per una stesura ottimale ed uniforme del liquido...il famoso adagio "...per dipingere una parte grande non ci vuole un pennello grande ma un grande pennello" ti assicuro che sia una michiata totale
- occorrono almeno 3 mani intervallate di detto liquido per raggiungere pienezza di tinta ed uniformità, dipende anche dalla tipologia del pellame e del grado di assorbimento, attendendo almeno 24 ore tra l'una e l'altra
- la finitura prevede la stesura di 2 mani di cera d'api che, volendo, si può ulteriormente pigmentare con ossido nero...la mesticanza non è difficile ma, senza pratica, si ottiene un risultato tipo i grumi di farina gialla nella polenta
- "dai la cera-leva la cera", invece, è tormentone rispondente a verità quindi, dopo la necessaria essicazione, si procederà alla lucidatura a mezzo di vecchi calzini della nonna, anche se ormai infiltrita, la lana sarà ancora in grado di essere funzionale proficuamente all'uso
- adesso puoi andare a figheggiare al bar