Calincontro Marchigiano, Foto pag 1
- bicilinder
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Re: Calincontro Marchigiano, Foto pag 1
Va bé, per questa volta mi sono accontentato di vedere le foto ma non fatevi illusioni, non vi siete liberati del bici-linder
Alla prossima!!! (sempre che mi resti qualche punticino sulla patente )
W il CALI
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Antonio
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Re: Calincontro Marchigiano, Foto pag 1
Scrivo qualcosa solo per cercare di fissare i ricordi e le sensazioni. Cerco di farlo spesso dopo ogni piccolo o grande evento che possa essere in qualche modo significativo.
Un evento è per me significativo quando esce dall’ordinario. I Calincontri non sono mai ordinari.
Questo marchigiano ha avuto per me un elemento di novità: per la prima volta un mio amico livornese col quale ho condiviso soprattutto pokerini e serate in giro per locali, mi ha seguito in questo viaggio. Sotto la pioggia battente si è trovato meglio di me, sarà perché è un surfista…e pensare che ha la patente per la moto da venti giorni! Devo fargli i miei complimenti perché ho parecchi amici motociclisti di lungo corso very very biodegradabily …
Cmq viaggio di andata sotto un cielo velato che ci ha evitato temperature insopportabili. E ce la siamo presa comodona. Abbiamo mischiato caffè, panini al prosciutto, muffin al cioccolato, e birra, confondendo i pranzi con le colazioni, ma sempre e dico sempre, rompendo le scatole alle cameriere. Non so se potrò mai più rimettere piede in certi bar lungo il Colfiorito…no, non temo le cameriere con le loro ehmm “patate” dolci, temo i loro ragazzi che quelle patate vorrebbero infilarcele su per i buchi del naso…
Arriviamo al residence precisi e puntuali in contemporanea e perfettamente sincronizzati col gruppo del califoggia e già questo se non è un buon segno ditemi voi…la location è particolarmente bella e confortevole. Ottimo appartamento, ottima la piscina, ottimo il campo da calcetto, ottimo il ristorante, ottimi gli “aperitivini” zuccherati di dooan…(ottimi ma bastardi …). Guardo la piscina illuminata di notte e sono indeciso se farmi un tuffo…
Pre-cena con nutrito passaggio di topone agghindate, (da noi si dice proprio “attopate”). Come spesso mi capita ormai, dopo aver superato gli anta, disquisiamo sull’età delle topone invece di agire… “avranno più o meno quindici anni!”…sarà ma a me non pare. Una volta si disquisiva semplicemente di tette e culi…oggi non si può più, non si confà all’età…quel senso del ridicolo che ci impedisce…eppure l’anima, la nostra, ha ancora venti anni! Il caso vuole che accanto al nostro ci sia un tavolone di altre donne “attopate”. Ora vi domando: c’è qualcuno che si ricorda di quel tavolo lì? No eh! Già…erano “tardone”…peccato che fossero nostre coetanee! …vabbè…
Si magna uh come si magna. Si beve uh come si beve. Si cazzeggia e siamo imbattibili in questo.
La mattina del sabato mi tuffo in solitaria in piscina. E’ meraviglioso perché nonostante la temperatura non ottimale ci sto proprio bene e mi sembra di rinascere alla vita. Il cielo fresco della mattina mentre galleggio sdraiato sull’acqua. Esco che sono un altro. Doccia e colazione. Voglio dire: ma vi rendete conto di che libidine di giornata è stata sabato? Colazione abbondante per me. Poi in moto con questo gruppo nutrito di amicizia a condividere un enorme orgasmo di curve e paesaggi. Non so immaginare di meglio. Se potessi scegliere il mio paradiso sarebbe così. Altro che settanta vergini…
Paesaggi e luoghi straordinari di questa nostra Italia, che più la giro più mi meraviglia (evvai con la retorica, “er ber paese”, “er giardino d’europa”…). Monti sibillini, Castelluccio di Norcia…non resto senza fiato solo perché ci sono passato per caso un par di mesi fa.
Pronti, partenza, via! Il pomeriggio scatta la vera motodispersione.
“Ci troviamo sotto l’Italia del corpo forestale per fare la foto”.
Un gruppo de qua, un gruppo dellà. Ovvio. Poi via! Ognuno col suo viaggio ognuno diverso, ognuno in fondo perso per i fatti suoi. Ci ritroviamo la sera al nostro Roxy Bar, il casale.
Ho una felice stanchezza addosso. Si avvicina l’ora del crepuscolo ed io mi rituffo in piscina! Nonostante sia stata una giornata di sole, l’acqua la sento più fredda rispetto alla mattina e nuoto per scaldarmi. Il cielo sopra me è incantevole con le sue striature rosse e le scie di aerei altissimi rosate e il sole sotto l’orizzonte. Doccia calda e sono come nuovo.
La cena è al ristorante la cipollona d’oro o qualcosa del genere, che si trova un paio di strade sterrate più in là in aperta campagna. Secondo il tachimetro di Rugi due chilometri scarsi. Nello ed un gruppo nutrito tra cui me e Gianpa, decide di andare a piedi. Gli altri scansafatiche in moto. Ora vi spiego, il mio amico sta insieme con una tipa che di me non si fida, che mi vede come Lucignolo con Pinocchio, quindi tiene Pinocchio al telefono delle ore…così partiamo in ritardo a piedi nel buio più totale. Giriamo nella prima traversa ed alle nostre spalle sentiamo il rombo del califoggia e di altre moto, ci buttiamo nei campi per non essere arrotati, ma loro invece tirano dritto e si perdono nella campagna. Un par de cani iniziano ad abbaiarci contro. Ci viene il sospetto di aver sbagliato strada. Poi arriva Pensionato che si ferma a chiedere informazioni. Poi passa Brotini con la combriccola toscana di ritorno da un’escursione notturna per i campi. Poi torna il rombo della squadriglia del califoggia che, come volevasi dimostrare, aveva sbagliato strada divagando per i casolari della pianura picena. A quel punto scrocchiamo passaggi sfusi e arriviamo alla cipollina d’oro.
Bel ristorante. Altra grande lochescion scelta dall’ottimo Andrea. Altra straottima cena infinita, veramente infinita. Mentre mangiavo leccornie di ogni genere e non ce la facevo più pensavo “ho il frigo vuoto a casa e domani sera quando tornerò non avrò tutto questo benddiddio a disposizione. Che peccato!”. Stavo pensando di farmi un fagottino col tovagliolo.
Fuori c’era in corso la festa di matrimonio di una sposa belloccia. Ballavano la pizzica, la tarantella, la mazurca o chissà che. Erano pochi ma ebbri parecchio direi. Il marito non c’era. Alcuni stavano sdraiati sui dei puffoni stile Fantozzi. Sono rimasto affascinato da un par di fianchi fasciati in un vestito color senape. Non a tutti quelli che erano con me, la portatrice sana di chiappe piaceva; a me (a Rugi e a Nello sicuramente, a Govoz piaceva una vestita di rosso...de gustibus...), sarà stato il vino, gli zuccherini pre cena di dooan, il camparino, a me dicevo, pareva veramente un bel culo…magari la mattina dopo non sarei stato più di quell’avviso chissà…
Alla fine della lunga cena col califoggiano abbiamo preso in “prestito” un paio di bottiglie intatte avanzate dal matrimonio per brindare alla felicità degli sposi e alla salute della senape.
Rimontati in moto nella notte senza casco e senza pedaline e con bottiglie di alcolici nelle borse ed una mezza di vino a testa in corpo, arriviamo prudenti al casale (voglio spiegare bene che trattasi di strada di campagna assolutamente deserta e corta corta, insomma rischio zero).
E lì ribotta alcolica con liquori vari (mistra? Rum? Cocobrasil? Gin? Boh?) appoggiati alla macchina della cameriera ( e vi risparmio i poliponi che ci provano con lei…).
Poi sulle panchine sotto la luna ad ascoltare storie di vita vissuta….la mattina dopo io e Gianpaolo partiamo presto e per fortuna il giro dei saluti è breve perché ‘ste cose io non le reggo e poi ci sta aspettando una “tempesta di sereno” che non dimenticherò facilmente.
Sì perché piove già a Macerata. Ogni tanto di fermiamo a controllare il bauletto della moto di Gianpa che aveva perso un paio di bulloni e in una di queste soste mi accorgo che l’ammortizzatore della mia ha sputato fuori tutto l’olio. In effetti la mia carriola ondeggia più del solito. E’ più una barca che una moto. Piove sul Colfiorito e la discesa verso Foligno è epica: un fiume di sapone scende con noi. Che sia davvero sapone non credo, ma sembra acqua saponata, probabilmente la prima pioggia si porta giù la polvere di marmo dei vari cantieri aperti che ci sono lì. Struscio il piede in terra per vedere la tenuta sguishhhh.
Vabbé fatto sta che la pioggia cresce di intensità fino a Perugina. Poi cala.
Poi a Siena entriamo in un lago e mi bagno completamente i piedi. Poi ci ritroviamo un gallo che becchetta a ciglio strada. Poi sulla Fi-Pi-Li ad un 50 km da casa, entriamo in un nubifragio. La visiera del mio casco non riesce a smaltire le gocce; allora la sollevo leggermente e vengo investito da un gavettone in viso. Mi sento molto Noè sull’arca, o il capitano Achab di Moby Dick :“Corpo di mille balene! Cazza la randa, strozza il parrocchetto, braccia la gabbia volante”. Non vedo più nulla, gli occhiali sono tutti bagnati, i guanti sono mezzi di strizzo, riesco a tenere sotto controllo solo due fari di un auto davanti a me che procede a 40 all’ora (o forse meno). Frena! Cazzo sta frenando! Freno anche io. Si ferma, mi fermo. Siamo in una piccola area di sosta a mia insaputa, una rientranza. Scendo di moto e prendo l’asciugamano dalla borsa laterale e sotto la pioggia mi asciugo il viso e gli occhiali. Cerco le lenti a contatto ma è impossibile. Alla fine riesco a ripartire ed un chilometro dopo trovo un autogrill dove Gianpa, alquanto preoccupato, mi aspettava. Benzina, caffè, asciuga mani ad aria calda, lenti a contatto e via. La pioggia è calata di intensità e l’asfalto è finalmente drenante, tiriamo fino a casa.
A Livorno sul mare uno squarcio di sole ci saluta annunciando la fine del diluvio universale.
Un evento è per me significativo quando esce dall’ordinario. I Calincontri non sono mai ordinari.
Questo marchigiano ha avuto per me un elemento di novità: per la prima volta un mio amico livornese col quale ho condiviso soprattutto pokerini e serate in giro per locali, mi ha seguito in questo viaggio. Sotto la pioggia battente si è trovato meglio di me, sarà perché è un surfista…e pensare che ha la patente per la moto da venti giorni! Devo fargli i miei complimenti perché ho parecchi amici motociclisti di lungo corso very very biodegradabily …
Cmq viaggio di andata sotto un cielo velato che ci ha evitato temperature insopportabili. E ce la siamo presa comodona. Abbiamo mischiato caffè, panini al prosciutto, muffin al cioccolato, e birra, confondendo i pranzi con le colazioni, ma sempre e dico sempre, rompendo le scatole alle cameriere. Non so se potrò mai più rimettere piede in certi bar lungo il Colfiorito…no, non temo le cameriere con le loro ehmm “patate” dolci, temo i loro ragazzi che quelle patate vorrebbero infilarcele su per i buchi del naso…
Arriviamo al residence precisi e puntuali in contemporanea e perfettamente sincronizzati col gruppo del califoggia e già questo se non è un buon segno ditemi voi…la location è particolarmente bella e confortevole. Ottimo appartamento, ottima la piscina, ottimo il campo da calcetto, ottimo il ristorante, ottimi gli “aperitivini” zuccherati di dooan…(ottimi ma bastardi …). Guardo la piscina illuminata di notte e sono indeciso se farmi un tuffo…
Pre-cena con nutrito passaggio di topone agghindate, (da noi si dice proprio “attopate”). Come spesso mi capita ormai, dopo aver superato gli anta, disquisiamo sull’età delle topone invece di agire… “avranno più o meno quindici anni!”…sarà ma a me non pare. Una volta si disquisiva semplicemente di tette e culi…oggi non si può più, non si confà all’età…quel senso del ridicolo che ci impedisce…eppure l’anima, la nostra, ha ancora venti anni! Il caso vuole che accanto al nostro ci sia un tavolone di altre donne “attopate”. Ora vi domando: c’è qualcuno che si ricorda di quel tavolo lì? No eh! Già…erano “tardone”…peccato che fossero nostre coetanee! …vabbè…
Si magna uh come si magna. Si beve uh come si beve. Si cazzeggia e siamo imbattibili in questo.
La mattina del sabato mi tuffo in solitaria in piscina. E’ meraviglioso perché nonostante la temperatura non ottimale ci sto proprio bene e mi sembra di rinascere alla vita. Il cielo fresco della mattina mentre galleggio sdraiato sull’acqua. Esco che sono un altro. Doccia e colazione. Voglio dire: ma vi rendete conto di che libidine di giornata è stata sabato? Colazione abbondante per me. Poi in moto con questo gruppo nutrito di amicizia a condividere un enorme orgasmo di curve e paesaggi. Non so immaginare di meglio. Se potessi scegliere il mio paradiso sarebbe così. Altro che settanta vergini…
Paesaggi e luoghi straordinari di questa nostra Italia, che più la giro più mi meraviglia (evvai con la retorica, “er ber paese”, “er giardino d’europa”…). Monti sibillini, Castelluccio di Norcia…non resto senza fiato solo perché ci sono passato per caso un par di mesi fa.
Pronti, partenza, via! Il pomeriggio scatta la vera motodispersione.
“Ci troviamo sotto l’Italia del corpo forestale per fare la foto”.
Un gruppo de qua, un gruppo dellà. Ovvio. Poi via! Ognuno col suo viaggio ognuno diverso, ognuno in fondo perso per i fatti suoi. Ci ritroviamo la sera al nostro Roxy Bar, il casale.
Ho una felice stanchezza addosso. Si avvicina l’ora del crepuscolo ed io mi rituffo in piscina! Nonostante sia stata una giornata di sole, l’acqua la sento più fredda rispetto alla mattina e nuoto per scaldarmi. Il cielo sopra me è incantevole con le sue striature rosse e le scie di aerei altissimi rosate e il sole sotto l’orizzonte. Doccia calda e sono come nuovo.
La cena è al ristorante la cipollona d’oro o qualcosa del genere, che si trova un paio di strade sterrate più in là in aperta campagna. Secondo il tachimetro di Rugi due chilometri scarsi. Nello ed un gruppo nutrito tra cui me e Gianpa, decide di andare a piedi. Gli altri scansafatiche in moto. Ora vi spiego, il mio amico sta insieme con una tipa che di me non si fida, che mi vede come Lucignolo con Pinocchio, quindi tiene Pinocchio al telefono delle ore…così partiamo in ritardo a piedi nel buio più totale. Giriamo nella prima traversa ed alle nostre spalle sentiamo il rombo del califoggia e di altre moto, ci buttiamo nei campi per non essere arrotati, ma loro invece tirano dritto e si perdono nella campagna. Un par de cani iniziano ad abbaiarci contro. Ci viene il sospetto di aver sbagliato strada. Poi arriva Pensionato che si ferma a chiedere informazioni. Poi passa Brotini con la combriccola toscana di ritorno da un’escursione notturna per i campi. Poi torna il rombo della squadriglia del califoggia che, come volevasi dimostrare, aveva sbagliato strada divagando per i casolari della pianura picena. A quel punto scrocchiamo passaggi sfusi e arriviamo alla cipollina d’oro.
Bel ristorante. Altra grande lochescion scelta dall’ottimo Andrea. Altra straottima cena infinita, veramente infinita. Mentre mangiavo leccornie di ogni genere e non ce la facevo più pensavo “ho il frigo vuoto a casa e domani sera quando tornerò non avrò tutto questo benddiddio a disposizione. Che peccato!”. Stavo pensando di farmi un fagottino col tovagliolo.
Fuori c’era in corso la festa di matrimonio di una sposa belloccia. Ballavano la pizzica, la tarantella, la mazurca o chissà che. Erano pochi ma ebbri parecchio direi. Il marito non c’era. Alcuni stavano sdraiati sui dei puffoni stile Fantozzi. Sono rimasto affascinato da un par di fianchi fasciati in un vestito color senape. Non a tutti quelli che erano con me, la portatrice sana di chiappe piaceva; a me (a Rugi e a Nello sicuramente, a Govoz piaceva una vestita di rosso...de gustibus...), sarà stato il vino, gli zuccherini pre cena di dooan, il camparino, a me dicevo, pareva veramente un bel culo…magari la mattina dopo non sarei stato più di quell’avviso chissà…
Alla fine della lunga cena col califoggiano abbiamo preso in “prestito” un paio di bottiglie intatte avanzate dal matrimonio per brindare alla felicità degli sposi e alla salute della senape.
Rimontati in moto nella notte senza casco e senza pedaline e con bottiglie di alcolici nelle borse ed una mezza di vino a testa in corpo, arriviamo prudenti al casale (voglio spiegare bene che trattasi di strada di campagna assolutamente deserta e corta corta, insomma rischio zero).
E lì ribotta alcolica con liquori vari (mistra? Rum? Cocobrasil? Gin? Boh?) appoggiati alla macchina della cameriera ( e vi risparmio i poliponi che ci provano con lei…).
Poi sulle panchine sotto la luna ad ascoltare storie di vita vissuta….la mattina dopo io e Gianpaolo partiamo presto e per fortuna il giro dei saluti è breve perché ‘ste cose io non le reggo e poi ci sta aspettando una “tempesta di sereno” che non dimenticherò facilmente.
Sì perché piove già a Macerata. Ogni tanto di fermiamo a controllare il bauletto della moto di Gianpa che aveva perso un paio di bulloni e in una di queste soste mi accorgo che l’ammortizzatore della mia ha sputato fuori tutto l’olio. In effetti la mia carriola ondeggia più del solito. E’ più una barca che una moto. Piove sul Colfiorito e la discesa verso Foligno è epica: un fiume di sapone scende con noi. Che sia davvero sapone non credo, ma sembra acqua saponata, probabilmente la prima pioggia si porta giù la polvere di marmo dei vari cantieri aperti che ci sono lì. Struscio il piede in terra per vedere la tenuta sguishhhh.
Vabbé fatto sta che la pioggia cresce di intensità fino a Perugina. Poi cala.
Poi a Siena entriamo in un lago e mi bagno completamente i piedi. Poi ci ritroviamo un gallo che becchetta a ciglio strada. Poi sulla Fi-Pi-Li ad un 50 km da casa, entriamo in un nubifragio. La visiera del mio casco non riesce a smaltire le gocce; allora la sollevo leggermente e vengo investito da un gavettone in viso. Mi sento molto Noè sull’arca, o il capitano Achab di Moby Dick :“Corpo di mille balene! Cazza la randa, strozza il parrocchetto, braccia la gabbia volante”. Non vedo più nulla, gli occhiali sono tutti bagnati, i guanti sono mezzi di strizzo, riesco a tenere sotto controllo solo due fari di un auto davanti a me che procede a 40 all’ora (o forse meno). Frena! Cazzo sta frenando! Freno anche io. Si ferma, mi fermo. Siamo in una piccola area di sosta a mia insaputa, una rientranza. Scendo di moto e prendo l’asciugamano dalla borsa laterale e sotto la pioggia mi asciugo il viso e gli occhiali. Cerco le lenti a contatto ma è impossibile. Alla fine riesco a ripartire ed un chilometro dopo trovo un autogrill dove Gianpa, alquanto preoccupato, mi aspettava. Benzina, caffè, asciuga mani ad aria calda, lenti a contatto e via. La pioggia è calata di intensità e l’asfalto è finalmente drenante, tiriamo fino a casa.
A Livorno sul mare uno squarcio di sole ci saluta annunciando la fine del diluvio universale.
Ultima modifica di nedo il ven ott 04, 2013 12:14 pm, modificato 3 volte in totale.
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Re: Calincontro Marchigiano, Foto pag 1
mesà che hai capito male ...nedo ha scritto: Agli altri che erano con me, la portatrice sana di chiappe non piaceva
p.s. Pubblico o devi corregere ?
Nello
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Re: Calincontro Marchigiano, Foto pag 1
Nello ha scritto:mesà che hai capito male ...nedo ha scritto: Agli altri che erano con me, la portatrice sana di chiappe non piaceva
p.s. Pubblico o devi corregere ?
aspè facciamo un sondaggio
a chi garbava la senapa?
Nedo
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Re: Calincontro Marchigiano, Foto pag 1
nedo ha scritto:Nello ha scritto:mesà che hai capito male ...nedo ha scritto: Agli altri che erano con me, la portatrice sana di chiappe non piaceva
p.s. Pubblico o devi corregere ?
aspè facciamo un sondaggio
a chi garbava la senapa?
Nedo
per me la senapa non era male... ma preferivo la morettina vestita di rosso!!!
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Re: Calincontro Marchigiano, Foto pag 1
BOOONA LA SENAPA
ma ritornando alla cena del venerdì al casale, c'è n'era + di qualcuna anche nella tavolata dietro
le cosiddette tardone
vabbè che alla mia età non si butta niente
ma vorrei vedere
,
le giovincelle davanti, si mooolto carine ma inesperte
quelle dietro invece
ti rivoltano come un calzino, e non te ne accorgi nemmeno
ma ritornando alla cena del venerdì al casale, c'è n'era + di qualcuna anche nella tavolata dietro
le cosiddette tardone
vabbè che alla mia età non si butta niente
ma vorrei vedere
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quelle dietro invece
ti rivoltano come un calzino, e non te ne accorgi nemmeno
se le cose vanno male il corpo non deve soffrire
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Re: Calincontro Marchigiano, Foto pag 1
rugi56 ha scritto:BOOONA LA SENAPA
ma ritornando alla cena del venerdì al casale, c'è n'era + di qualcuna anche nella tavolata dietro
le cosiddette tardone
vabbè che alla mia età non si butta niente
ma vorrei vedere
,
le giovincelle davanti, si mooolto carine ma inesperte
quelle dietro invece
ti rivoltano come un calzino, e non te ne accorgi nemmeno
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Re: Calincontro Marchigiano, Foto pag 1
Nello ho corretto eh...
in effetti si potrebbe scrive' un resoconto collettivo...
in effetti si potrebbe scrive' un resoconto collettivo...
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Re: Calincontro Marchigiano, Foto pag 1
rugi56 ha scritto:BOOONA LA SENAPA
ma ritornando alla cena del venerdì al casale, c'è n'era + di qualcuna anche nella tavolata dietro
le cosiddette tardone
vabbè che alla mia età non si butta niente
ma vorrei vedere
,
le giovincelle davanti, si mooolto carine ma inesperte
quelle dietro invece
ti rivoltano come un calzino, e non te ne accorgi nemmeno
direi che il ragionamento non fa una piega!!
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Re: Calincontro Marchigiano, Foto pag 1
si, ma senza foto e con la certezza di un grado alcolico guzzista compliant che aumenta esponenzialmente la capacita' di inventare ( ) dei guzzisti, non siete credibilinedo ha scritto:Nello ho corretto eh...
in effetti si potrebbe scrive' un resoconto collettivo...
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'dret m'vijn' (cit. mia nonna)
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Re: Calincontro Marchigiano, Foto pag 1
NOI c'eravamo e abbiamo visto.noise[is]kinky ha scritto:si, ma senza foto e con la certezza di un grado alcolico guzzista compliant che aumenta esponenzialmente la capacita' di inventare ( ) dei guzzisti, non siete credibilinedo ha scritto:Nello ho corretto eh...
in effetti si potrebbe scrive' un resoconto collettivo...
Tu no, quindi taci.
Ultima modifica di Tonirag il ven ott 04, 2013 12:54 pm, modificato 1 volta in totale.
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De guzzibus disputandum non est.
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Re: Calincontro Marchigiano, Foto pag 1
Parla per te.rugi56 ha scritto:BOOONA LA SENAPA
ti rivoltano come un calzino, e non te ne accorgi nemmeno
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De guzzibus disputandum non est.
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Re: Calincontro Marchigiano, Foto pag 1
Tonirag ha scritto:Parla per te.rugi56 ha scritto:BOOONA LA SENAPA
ti rivoltano come un calzino, e non te ne accorgi nemmeno
eccerto! che a te se te rivortano te rimettono ner verso giusto...
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Re: Calincontro Marchigiano, Foto pag 1
Govoz ha scritto:
... ma preferivo la morettina vestita di rosso!!!
ah ma quella dentro al tavolo dov'erano in 3!?
sì vero m'è venuto ir torcicollo...
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Re: Calincontro Marchigiano, Foto pag 1
Pure tu parla per te,nedo ha scritto:Tonirag ha scritto:Parla per te.rugi56 ha scritto:BOOONA LA SENAPA
ti rivoltano come un calzino, e non te ne accorgi nemmeno
eccerto! che a te se te rivortano te rimettono ner verso giusto...
io cmq sto, mi trovo sempre nel verso giusto.
Il mio verso è differente....
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Re: Calincontro Marchigiano, Foto pag 1
esatto proprio lei!nedo ha scritto:Govoz ha scritto:
... ma preferivo la morettina vestita di rosso!!!
ah ma quella dentro al tavolo dov'erano in 3!?
sì vero m'è venuto ir torcicollo...
pero le altre due non le ricordo
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Re: Calincontro Marchigiano, Foto pag 1
Pure tu parla per te,Tonirag ha scritto:
eccerto! che a te se te rivortano te rimettono ner verso giusto...
io cmq sto, mi trovo sempre nel verso giusto.
Il mio verso è differente....
[/quote]
il tipo giusto per il tatuato!
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Re: Calincontro Marchigiano, Foto pag 1
Ogni volta che leggo i resoconti di un Calincontro a cui non ho partecipato mi sale una tal carogna!!!!!
Ca$$o come mi girano!!!
Vi voglio bene e ogni volta che non sono con voi me ne accorgo sempre di piu
Ca$$o come mi girano!!!
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- Tonirag
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Re: Calincontro Marchigiano, Foto pag 1
noise[is]kinky ha scritto:il tipo giusto per il tatuato!
non io. Non siamo fatti l'uno per l'altro...
Prova tu, hai visto mai...
PIEGARE__BELLAGIUM__EST.
De guzzibus disputandum non est.
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Re: Calincontro Marchigiano, Foto pag 1
Edo,edo1200sport ha scritto:Ogni volta che leggo i resoconti di un Calincontro a cui non ho partecipato mi sale una tal carogna!!!!!
Ca$$o come mi girano!!!
Vi voglio bene e ogni volta che non sono con voi me ne accorgo sempre di piu
noi lo facciamo apposta a scrivere resoconti da capogiro che facciano rosicare non ossa ma interi scheletri
a chi non partecipa.
Di fatto, per amor di verità, l'incontro non è stato niente di eccezionale... quasi quasi se rimanevo a casa era meglio...
quindi mi sa che non ti sei perso niente...
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