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Stefania G
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Messaggio da Stefania G »

Ciao,

ecco una proposta dall'Alto Adige

TITOLO - PASSO PENNES E PASSO GIOVO
REGIONE - Trentino Alto Adige
TIPOLOGIA - Montagna
DURATA - 3 /4 ore
LUNGHEZZA 180 km tot
PERIODO MIGLIORE - da fine marzo a fine settembre
DESCRIZIONE DEL PERCORSO
Partenza da Bolzano, ci si immette nella val Sarentino, fino a raggiungere il Passo Pennes. Si scende poi fino a Vipiteno, si svolta a sinistra e si ricomincia a salire verso il Passo Giovo, poi giù in val Passiria fino a Merano. A Merano andare verso Lana, e seguire le indicazioni per la strada del vino, da percorrere fino al rientro a Bolzano.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA Il Passo Pennes è un angolo di Luna nelle Alpi. è probabilmente il passo più particolare che abbia visto sulle Alpi. Sul passo Giovo, occhio a smanettoni, turisti tedeschi e bicilette. Per mangiare, se riuscite a resistere fino alla strada del vino, consiglio una "Jausenstation" per degustare i prodotti locali a prezzo modico e gusto soddisfacente.

Cartina: non so come si mette una cartina sul forum, per cui tocca cercarvela ;)

Lamps
Stefania
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Alfaguzzista
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Messaggio da Alfaguzzista »

Stefania G ha scritto:
Cartina: non so come si mette una cartina sul forum, per cui tocca cercarvela ;)

Lamps
Se ho ben capito la cartina dovrebbe essere questa.

Dal percorso che hai descritto si fanno anche Mendola e Palade , altri due passetti interessanti ;)

Comunque Giovo e Pennes meritano davvero !
Loel , BIG .

[size=75]"..io dico che la mia terra è uno dei posti più belli non già dell'Italia ma dell'intero globo terracqueo..la mia patria si chiama Belluno.." Dino Buzzati[/size]
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Stefania G
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Messaggio da Stefania G »

Alfaguzzista ha scritto:
Stefania G ha scritto:
Cartina: non so come si mette una cartina sul forum, per cui tocca cercarvela ;)

Lamps
Se ho ben capito la cartina dovrebbe essere questa.

Dal percorso che hai descritto si fanno anche Mendola e Palade , altri due passetti interessanti ;)

Comunque Giovo e Pennes meritano davvero !
SÍ, è la cartina giusta con la deviazione per Passo palade e Mendola (altra alternativa, dall'altra parte dell'Adige, Avelengo - Verano - Meltina - S.Genesio).
Comunque, ho scoperto che sono TONTA. Vedendo la struttura del messaggio mentre scrivo, vedo che il link è tanto lungo: io pensavo che apparisse tutta 'sta pappardella, e quindi non l'ho postata :oops:

Lamps
Stefania
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Stefania G
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Messaggio da Stefania G »

Bene, e adesso che so mettere le cartine, ecco un percorso estero, in Provenza.
Esce un po' dai classici percorsi, ma è l'ideale per un pomeriggio o una mattinata a guidare la moto in mezzo alla lavanda

TITOLO - PROVENZA
REGIONE - Provenza - Vaucluse (Valchiusa)
TIPOLOGIA - Collina/Montagna
DURATA - ca. 4 ore + soste
LUNGHEZZA 160 km tot
PERIODO MIGLIORE - da metà giugno a metà luglio (per la lavanda in fiore)
DESCRIZIONE DEL PERCORSO Partenza da Cavaillon, nota in Francia per essere la città dei meloni. Si prende la D2 (route des alpes) fino a poco dopo Robion, dove ci si immette sulla N100 fino a Apt.
A Apt, svolta a sinistra fino a St-Saturnin (da Apt si inizia a salire e acurvare per bene), dove si gira per andare a Rustrel (dove vale la pena assaggiare il "pein de Rustrel", che i francesi vanno a prendere anche dai villaggi vicini)
Da qui, continuate a salire in direzione Sault / St-Christol d'Albion.
Poco prima di St. Christol, che si trova a ca. 800 m d'altitudine, vi si spara letteralmente davanti il Plateau de Vaucluse: se siete da quelle parti nel periodo indicato, sarà uno spettacolo unico fatto di colore viola e profumo di lavanda.
Se avete fame, vi fermate al ristorante "La Palombière" a St-Christol.
Dopo aver mangiato, continuate verso Sault (5 Km brutti con la base nucleare sulla vostra destra) e lí girate a sinistra verso Monieux (direzione Carpentras).
Prima di Carpentras, prendete direzione Nenasque Murs. La cartina non lo indica perché la strada è piccola, ma se vedete le indicazioni per l'abbazia di Sénanque, seguitele, è una strada tra le più belle da fare. Altrimenti seguite la cartina, e arrivate a Gordes, dove vale la pena fare una bella sosta (ce ne sono parecchie da fare nei dintorni). Scendete da Gordes per 5 Km fino al paesino di "Les Imberts" e dopo il ristorante girate a destra (se volete, nel paesino vi fermate nella piazza principale, suonate al campanello del portone verde, che è l'unico, e dite a mia mamma di offrirvi un caffè ;) ). Continuate verso Cabrieres e Lagnes.
Pochi km dopo Lagnes, arrivate a un bivio. Il cartello vi indica "Fontaine de Vaucluse" a sx, ma voi andate a destra, e riprendete a salire un po'. Dopo pochi Km tra cedri e cinghiali, scendete per una stretta stradina e arrivate a Fontaine de Vaucluse.
Se volete fermarvi lì a dormire, c'è un Bad&Brakfast gestito dai miei cugini... dico solo che si sono sposati su una Guzzi :D

mappa


BUON VIAGGIO! :D
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telemaco
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Messaggio da telemaco »

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:D :D :D :D :D :rollin :rollin :rollin :rollin :rollin


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IL LANZ
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Messaggio da IL LANZ »

tse tse tse, di che ti vanti, IO ti ci ho portato !!!
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orsobruno
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Messaggio da orsobruno »

TITOLO Lanusei - Bosa
REGIONE Sardegna
TIPOLOGIA mari e monti
DURATA mezza giornata circa (6-8ore)
LUNGHEZZA Intorno ai 250 km
PERIODO MIGLIORE primavera/autunno
DESCRIZIONE DEL PERCORSO
Partenza da Lanusei (chi volesse potrebbe partire da Tortoli-Arbatax, aggiungendo una ventina di Km di belle curve), si segue la SS 198 direzione Gairo S. Elena, si scende nella valle del Pardu, per poi arrampiccarsi fino al piccolo villaggio di Gairo Taquisara (o Gairo Scalo), si prosegue attraverso i "Tacchi", arrivando fino a Ussassai, e attraversando i boschi di lecci si arriva al valico di Arcuerì (981 m.s.l.). Dal passo si ridiscende per arrivare a Seui (chi volesse fermarsi, oltre ai tipici paesaggi dell'interno isolano c'è la possibilità di visitare nel centro storico il carcere spagnolo), si prosegue per la SS 198 fino a Sadali e poi al Lago Medio del Flumendosa, dove, passato il ponte si trova l'attracco del battello turistico, che si infila fino alle altissime gole invase dall'acqua. Si supera l'incrocio per Villanovatulo e quello per Nurri, si prosegue sulla SS 198 fino al suo innesto con la SS 128. Allo STOP, si svolta a destra per Isili, Nurallao e Laconi (qui è possibile visitare il parco con la sua cascata e i resti del castello). Si segue la SS 128 superando Meana Sardo e Atzara, dopo il paese si svolta a sinistra sulla SS 388 direzione Ortueri. Lungo la strada si trova l'antico monastero di San Mauro (ci sono alcuni tavoli all'ombra di un gruppetto di alberi dove si ci può riposare o ristorarsi). Superato Ortueri, si prosegue fino al bivio per Neoneli, si svolta a destra e si arriva al piccolo paese, continuando sempre dritti si supera Nugheddu S.Vittoria e si arriva a Bidoni, che si affaccia sul Lago Omodeo. Da Bidoni si scende fino al lungo ponte e, superatolo si arriva a Tadasuni (chi vlesse prima del paese, svoltando a sinistra si può percorrer la strada che costeggia il lago arrivando fino alla Diga di S. Chiara, costruita nei primi anni del '900). Superato Tadasuni e Boroneddu, si arriva a Ghilarza e Abbasanta, i centri più importanti della zona (i due paesi sono attaccati l'uno all'altro). superato il centro si continua seguendo le indicazioni per Santulussurgiu, dove si svolta a destra in direzione Cuglieri. una serpentina d'asfalto separa i due paesi, e, prima di arrivare a Cuglieri si passa attraverso un bosco fornito a bordo strada di numerosi tavoli dove potersi fermare per consumare l'eventuale pranzo al sacco. All'uscita di una curva, a circa 4 Km dal paese, sulla sinistra si trovano le rovine del castello che sorgono sopra una cima isolata (l'ingresso del sentiero che porta in cima è nascosto da un'altra curva e dagli alberi che fiancheggiano la strada, bisogna stare attenti a un cartello giallo, e, se nn si possiede una moto da enduro o capacità particolari è consigliabile lasciare le moto in strada e salire a piedi..) Arrivati a Cuglieri si svolta a destra e si scende fino a Tresnuraghes e Magomadas, qui si svolta a destra e ci si trova finalmente sulla costa occidentale, si segue il breve tratto di strada costiera fino a Bosa Marina, e, seguendo le indicazioni si risale il fiume Temo e si arriva a Bosa con il suo lungofiume e l'antico centro storico, sormontata dal castello di Malaspina.
A questo punto si può proseguire per la costiera fino ad Alghero (40 Km circa) oppure tornare verso l'interno arrivando a Macomer (30 Km) circa, da dove si può continuare per Nuoro-Olbia o prendere la SS 131 nelle due direzioni Sassari o Cagliari.
Per raggiungere Lanusei: da Nuoro imboccare la SS 389, da Cagliari prendere la SS 125.
CARTINA DI PERCORSO
lanusei-bosa


spero vi sia piaciuto..

lamps.

p.s. la SS 198 per me è la strada più bella..
Ultima modifica di orsobruno il dom mar 16, 2008 5:37 pm, modificato 1 volta in totale.
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Minatore
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Messaggio da Minatore »

BRAVO ORSO!!! W la Sardegna! :D
se vuoi ti faccio un minicorso di googlemaps :rollin
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orsobruno
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Messaggio da orsobruno »

Minatore ha scritto:BRAVO ORSO!!! W la Sardegna! :D
se vuoi ti faccio un minicorso di googlemaps :rollin

grazie... ci sono quasi..
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Minatore
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Messaggio da Minatore »

mitico! :ok:
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Elenius
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Messaggio da Elenius »

TITOLO: Coast-to-Coast dell'Appennino Settentrionale Calabrese.
REGIONE: Calabria
DURATA: 2-3 ore
LUNGHEZZA: 120km ca.
PERIODO MIGLIORE: Primavera-Estate-Autunno
DESCRIZIONE PERCORSO: si parte da Villapiana Lido, borgo sulla costa jonica, prendendo la Strada Statale 105 (da poco denominata Strada Provinciale 263)e si procede verso l'entroterra dove l'aumento d'altitudine è mediamente costante e in cui il manto stradale è generalmente buono con curve e tornanti piacevoli e divertenti; si sale fino ad arrivare a Frascineto (ameno paesello posto all'omonimo svincolo autostradale SA-RC) in cui, per gli interessati, si può visitare il ricco Museo dell'iconografia bizantina, e quello del Costume Arberesh; si giunge nella vicina Castrovillari - cittadina più importante della Calabria settentrionale - si procede per altri pochi chilometri di curvoni e salite fino a San Basile; da qui si procede in direzione di Saracena, qui inizia il percorso forse più interessante dal punto di vista paesaggistico, anche perchè si è in una zona fra le più importanti del Parco Nazionale del Pollino, ricco di boschi di faggio, conifere varie e di fantastici esemplari di Pino Loricato (endemismo botanico relitto dell'Era Terziaria), si procede ancora seguendo la Statale - che a quel che ricordo e in buono stato di conservazione - attraversando i paesi di Lungro, Firmo e Acquaformosa (anch'essi come Frascineto e San Basile, di antica origine arbereshe); continuando si arriva a San Donato di Ninea, altro paesetto bellino, circondato da bellissimi boschi di faggi e castagni, per gli interessati qui si possono degustare prelibatezze culinarie composte dai prodotti ''principe'' della zona, quali funghi e castagne...;si attraversano i paesi di alta collina ancora quali San sosti e Sant'Agata d'Esaro, per poi scendere verso il mare e giungere a Belvedere Marittimo, posto sulla costa Tirrenica.

Faccio notare che questa zona della Calabria ha la peculiarità di avere paesi (che sono amministrativamente Comuni) distanti tra loro solo pochi chilometri, le sue strade sono generalmente ben conservate e che presentano sufficiente segnaletica stradale per cui è difficile perdersi, la sua gente è riservata ma che se trova qualcuno in panne per strada, non tira diritto magari facendo finta di niente...
BUON GIRO!

percorso:
http://maps.google.it/maps?f=d&hl=it&ge ... 1090,15.86\
1570%3B5092585248790042234,39.737250,16.115610%3B10797957874191600516,39.814487,\
16.493978&saddr=Strada+sconosciuta+%4039.611090,+15.861570&daddr=SS105+%4039.737\
250,+16.115610+to:39.817239,16.205177+to:Strada+sconosciuta+%4039.814487,+16.493\
978&mra=dpe&mrcr=0&mrsp=2&sz=12&via=1,2&sll=39.773186,16.245689&sspn=0.11927,0.2\
33459&ie=UTF8&ll=39.719863,16.125183&spn=0.47745,0.933838&z=10
Ultima modifica di Elenius il lun mar 24, 2008 10:15 pm, modificato 1 volta in totale.
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telemaco
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Messaggio da telemaco »

Elenius ha scritto:TITOLO: Coast-to-Coast dell'Appennino Settentrionale Calabrese.
Giro stupendo, l'ho fatto questa estate (ci abita la mia ragazza)

Favoloso il tratto da Francavilla a Frascineto: curve, tornanti e paesaggio stupendo!!!

(era la strada per andare al mare)
Elenius
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Messaggio da Elenius »

Vero, Telemaco?....
Quando ritorni?
Incontriamoci... :D
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telemaco
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Messaggio da telemaco »

Elenius ha scritto:Vero, Telemaco?....
Quando ritorni?
Incontriamoci... :D

volentieri, ma mi sa che in moto è difficile, l'anno scorso sono sceso in 3 tappe e senza autostrade: una figata. Tu di dove sei?
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Messaggio da Elenius »

... Frascineto.
A tua disposizione quando scendi la prossima volta!
:ok: :ok:
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scighera
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Messaggio da scighera »

TITOLO: Passo di Cà San Marco, Preda Rossa, Val di Mello, Val Màsino, Val Sassina, Colle di San Pietro, Val Taleggio
REGIONE Lombardia
TIPOLOGIA Montagna
DURATA Una giornata ... due è meglio, se pensate di fare qualche camminatina !
LUNGHEZZA Intorno ai 265 km
PERIODO MIGLIORE: Giugno/Ottobre

La meta di questo giretto è la Val di Mello, nota a freeclimber di tutta europa e conosciuta anche come la 'Piccola Yosemite': le montagne che delimitano a nord la Val di Mello e la Val Màsino, separandole dalla Val Bregaglia, sono infatti degli stupendi gruppi granitici, che in molti casi oltrepassano i 3000 m ... e, sul lato est, si staglia il Disgrazia, che separa la Val di Mello dalla Val Malenco.

Noi ci siamo presi un sabato ed una domenica, per questo giretto, che, se non pensate di farvi anche qualche digressione a piedi ( come abbiamo fatto noi, sabato da Preda Rossa e domenica in Val di Mello ) si può fare anche in una sola giornata: tuttavia dovete mettere in conto almeno una camminatina di circa 1/2 ora per raggiungere Cascina Piana, in Val di Mello, se volete assaporare l' atmosfera di questa valle e .... dell' ottima polenta e salsicce e ... !!!!
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DESCRIZIONE DEL PERCORSO
Comunque sia ...
Da Bergamo si prende la Statale della Val Brembana, cercando di districarsi nel traffico dei sabati estivi (quasi sempre una bella colonna di auto prima di Zogno); passato San Pellegrino in genere il traffico si smaltisce notelmente, anche se il gusto della guida è rovinato dai tunnel realizzati dopo l'alluvione dell' 87; dopo San Giovanni Bianco la strada diventa più piacevole, soprattutto se evitate di fare i nuovi tunnel ( ma non è facile trovare l'imbocco della vecchia strada: dopo San Giovanni Bianco inizia esattamente all' imbocco del primo tunnel ... ); si sbuca quindi sui reffili dei Piani di Scalvino, alla fine dei quali evitate di entrare nel tunnel, ma tirate dritto, passando attraverso Lenna e salite a Piazza Brembana; appena usciti da Piazza ci si ricollega alla strada che porta ad Olmo al Brembo ... ed ora comincia davvero il divertimento: qui, di solito, il traffico sparisce completamente. Da Olmo si seguono le indicazioni per Piazzatorre - Mezzoldo; due o tre km di curve piacevoli e si giunge ad un bivio ... continuare dritti per Mezzoldo, altri 3/4 km davvero piacevoli, sul fondovalle. A Mezzoldo inizia la vera e propria salita verso il Passo di Cà San Marco; il primo tratto, sino a Ponte dell' Acqua, immerso in un fresco bosco di conifere; poi un breve tratto pianeggiante sino a Madonna delle Nevi e quindi su, in modo deciso, sui fianchi prativi della montagna, sino ai 1840 m del Passo di Cà San Marco. Se vi fermate per una sgranchitina delle gambe, potrete vedere già d fronte a voi le vette delle montagne di granito delle Val Màsino, oltre la Valtellina ...

Ed ora giù verso la Valtellina .... Albaredo ... Morbegno; la strada del Passo di Cà San Marco è stata riasfaltata ( seppur non in modo completo) in occasione del passaggio del giro d' Italia nel 2007: ci si può divertire, quindi, e la vista sul Disgrazia, quando si è quasi a Morbegno, non è da disprezzare !
Morbegno è sempre trafficatissima, e non è da escludere che dobbiate passare attraverso il mercato, nella piazza principale; bisogna anche fare un pezzettino ( qualche centinaio di metri) della odiosissima statale dello Stelvio; trovare il ponte che porta sull' altra sponda dell' Adda non è facilissimo, ma non impossibile (vedere mappa dedicata): venendo dal Passo di Cà San Marco, dicevo, arrivate nella grande piazza del mercato; qui dovreste vedere i cartelli per Milano ... seguiteli e, facendo una stradina stretta, dovreste arrivare ad un semaforo ( SS Stelvio); girate a sinistra direzione Milano; al secondo semaforo girate a destra, passate sopra la ferrovia, sempre dritti, piccola rotonda ... siete al ponte sull' Adda; girare a destra ... poco dopo, sulla sinistra, la strada che sale verso Caspano ... ed ora .... buon divertimento !!!! Anche il panorama che potete godere, man mano che salite non è per niente male, se non lo sbiadisce la foschia che spesso è presente, però, nel fondo della Valtellina !!!
Una volta saliti a Caspano si prosegue su una strada secondaria, che dapprima si mantiene in quota, per poi scendere decisa verso Cevo e la località Ponte del Baffo, già in Val Masino, che si risale: la strada è davvero piacevole e poco trafficata; raggiunta Filorera, si prende la strada che sale Preda Rossa .... la cartina di google maps non riporta la strada sino a Preda Rossa !!!! La strada sale decisa sul fianco della montagna ed in breve si arriva ad una cava, dove troverete una sbarra; infatti la strada, poco oltre, è franata un po' di anni fa e non è mai più stata risistemata; però qualche metro prima della sbarra c'è uno sterrato che scende al torrente e che, oltre il ponte, si arrampica sul fianco opposto della valle: la sterrata non è un granche, come fondo, ma è pur sempre percorribile ( anche con zainetto su BMW K100RS !) e il tratto non asfaltato non è più lungo di 3-4 km, poi si ritorna sull'asfalto ! Ancora qualche km di salita, veramente ripida e piacevole ... e si arriva alla località di Preda Rossa, un' ampia radura in fondo alla quale si staglia il Disgrazia, in tutta la sua candida imponenza (la foto sotto è stata scattata a fine luglio 2003, la più torrida estate che io ricordi !); qui vale la pena fermarsi per un po' e godere il fresco ... peccato, veramente peccato che non ci sia neppure l'ombra di una trattoria od osteria. Quindi bisogna ridiscendere a Filorera e continuare la risalita della Val Màsino, sino a San Martino, dove bisogna seguire le indicazioni per la Val di Mello; la strada è chiusa alla circolazione, ma le motociclette possono passare ( NON NE E' VIETATO IL TRANSITO :) ): in un paio di km si arriva ad un grande piazzale, da cui, qui sì, non si può andare oltre. Parcheggiate la vostra moto ed affronatate una piacevole passeggiatina lungo una facile mulattiera, affiancata da un bellessimo torrentello: in circa 1/2 ora potete arrivare a Cascina Piana, una radura dove potrete trovare un paio di ristori e pranzare guardando le balze granitiche delle montagne circostanti, ed ancora, là in fondo alla valle, il Disgrazia.
Dopo il piacevole pranzo, la mezz' oretta di cammino sino alle moto vi permetterà di smaltire anche ill bicchiere di vino di troppo ed il grappino per digerire polenta traragna e salsicce :)
Di nuovo in moto, si risale ancora la scosciesa Val Màsino, si passa attraverso un buio bosco di abeti disseminato di enormi massi risoperti di denso muschio e si arriva ai Bagni di Màsino, una microscopica località termale, un albergo anteguerra e le terme, di recente risistemate, dove passò le vacanze, a metà del '500, niente meno che Matteo Maria Bandello !!! ...

E' ora di rientrare ! Non sto a dilungarmi sul rientro .... anche perchè, magari, per la Valsassina, il Culmine di San Pietro e la Val Taleggio (molto bella) farò un post dedicato ...

Buona strada e buon divertimento :)


DOVE PRANZARE

Ristoro Agrituristico "Alpe Val di Mello"
Tel 338 5612670
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CARTINA
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"sono quello che aspetta la brevona!"
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alvaro3
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Messaggio da alvaro3 »

In Val Masino,a Cataeggio,c'è il panettire che fà la Besciola più tonica che abbia mai provato (non quelle da fighetti che vendono in fondovalle). Da provare.
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DualCore
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prova

Messaggio da DualCore »

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Messaggio da mallo75 »

Ecco una proposta per zona centro Italia


TITOLO: I parchi del centro
REGIONE: Lazio, Abbruzzo
TIPOLOGIA Montagna, collina
DURATA: Una giornata ... due è meglio, se vi fa male il culetto
LUNGHEZZA: 480Km
PERIODO MIGLIORE: Maggio/Giugno. Io l'ho fatto questo fine e ci siamo cotti alquanto

Partenza ROMA: Via Tiburtina - Svolta per Subiaco, poi si segue sempre indicazioni per fiuggi dopo svincolo per fiuggi si segue per Sora.

Da Sora si prende per Pescasseroli passando per il Passo d'Acero dove si può ammirare un panorama incredibile e dove la strada permette delle pieghette niente male. Dopo il passo si scende verso Villetta Barrea/Opi/pescasseroli. Attenzione che dopo il passo l'inizio della discesa è in ombra ed è sporca di fogliame e brecciolino.

Arrivati in fondo alla alla discesa siamo già nel parco nazionale degli abbruzzi e se avete deciso di sostare vi consiglio il campeggio Le foci a OPI.

Il giorno seguente o lo stesso giorno, per i più ingarellati, si va verso Pescasseroli e, superata, si prende per Pescina. Dopo poco c'è uno svincolo in cui per arrivare a Pescina potete continuare dritti oppure andare a sinitra. Consiglio la via di SINISTRA che passa nella montagna con panorami spettacolari e strada mitica. LA strada vi porta al Passo del Diavolo ed è qui che troverete pane per le vostre gomme.

Scesi a Pescina si prosegue verso Avezzano e si prende poi per Tagliacozzo. Strada con curve ampie, alberate da castagneti dove potete capire se il vostro V11 ha problemi di stabilità sul veloce.

Successivamente si va in direzione Carsoli e prima di Arsoli si devia per Vallinfreda/Orvinio. Altra strada che merita parecchio; un misto stretto da paura.

Incrociata la salaria si prende inmmediatamente per Farfa/Poggio mirteto. Dopo Farfa ho preso la direzione per Fara Sabina sbagliano ma mi ha portato in un punto appena dopo Fara Sabina dove il panorama è bellissimo. Si sta in vetta alla collina e sotto c'è tutta la pianura di Roma zona Passo Corese ecc e si snocciala una strada piena di tornati timo a muraglione per intenedeci che si vede fino in fondo, molto d'effetto. Una volta giunti a Passo Corese per chi è di Roma faccia quel che vuole..noi che siamo di Anguillara abbiamo preso per Capena/Morlupo poi un pezzetto di Flaminia e si svolta per Campagnano. Quest'ultima strada che ci porta fino alla cassia bis costeggiando l'autodromo di Vallelunga è uno spettacolo....un andirivieni di curve destra sinistra in salita e discesa, che chiudono che aprono...impegnatissima se fatta ad alte andature. Dalla cassia bis prendiamo per Trevignano e poi per Anguillara...ARRIVATI A CASA.. UFFF UFF pant pant... domani vi posto le foto e quelle delle gomme...INCREDIBILEEEE
MALLLLOOOOOOO....
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e chi me fermaaaaaaaa!!!
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Quartiermastro
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Messaggio da Quartiermastro »

Visto che nei miei giri laziali non ho nulla che possa accostarsi a tali bei posti, visto anche che l'itinerario senese che vorrei mettere ancora non sono riuscito a ricostruirlo (girammo un pò a casaccio), mi permetto un itinerario in terra straniera.


Andata e ritorno. Una storia celtica [Galway e le Cliff]


Uscire da Galway sull' "autostrada" direzione Dublino, seguire poi le indicazioni Gort-Ennis-Limerick fino a Kilcolgan, a Kilcogan inizia l'itinerario vero e proprio.

Da Kilcogan si prosegue fino a Kinvarra di dove si prende la litoranea che passa per Ballyvaughan, Black Head, Doolin, le Cliff of Moher e Liscannor (dove è consigliata una sosta per mangiare un pesce strepitoso al Vaughan's Anchor Inn e una buona pinta).

Da Liscannor proseguire ocn la litoranea verso sud fino al bivio per Ennistymon, seguire le indicazioni per quest'ultima e poi per Kilfernoa, di qui puntare verso nord attraverso l'entroterra seguendo le indicazioni per Ballyvaghan dove si chiude il giro e si ritorna alla litoranea iniziale che riporta a Galway (ovviamente facendola in direzione opposta, coni guzzisti non si sa mai, meglio specificare).


Lungo la stada, di per se splendida, ci sono parecchi ruderi nella parte interna e accessi alla spiaggia lungo la litoranea. E' consigliato svoltare a pene di segugio senza seguire la mappa e perdersi un pò.


200 o forse anche 250 km tutti curve, sui tempi di percorrenza dipende dal manico e dall'abitudine alle strade irlandesi (loro ci mettono la metà del tempo a prescindere).

Resoconto scarno ma farò parlare per me le foto che ho finalmente imparato a postare.

Il Dunguaire Castle poco prima di Kinvarra

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La litoranea

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Fanore Beach

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Le Cliff of Moher

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Risalendo per l'interno s'incontra di tutto

Lande desolate

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Dolmen

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Ruderi

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Insenature

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Pub

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E naturalmente moto.....

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...io direi di perdonarlo.
Fuggi la verità, insegui il vizio.



Brevina.
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