da Nello » ven gen 29, 2010 12:38 pm
Kranz,
Per cominciare, ti dirò che il V7, il T3 e il California II avevano motore e cambio non verniciati.
Sulla serie grossa la verniciatura dei motori fu introdotta più tardi, perchè c'era notevole differenza di colore tra i vari componenti sabbiati.Succedeva che il carter era di alluminio grigio, il cambio tendesse al giallo e i cilindri al nero.
Importante per un buon aggrappaggio è il perfetto sgrassaggio e un buon decapaggio dell'alluminio.
Io ottenevo entrambe le cose con l'impianto a tunnel con prodotti soluti in acqua a base di acido fosforico.In sostanza, questi prodotti attaccano il silicio superficiale liberando delle microscopiche nicchie in cui si " abbottona " la vernice.
Ho provato a verniciare un motore già montato con risultati pessimi,nonostante un accurato lavaggio con diluente nito, dovuti alla microporosità dell'alluminio che lascia trasudare un minimo di untuosità.
Normali vernici catalizzate non vanno bene, servono prodotti siliconici per alte temperature.
Sconsiglio pure prodotti in bomboletta per questioni di aggrappaggio sull'alluminio.
La vernice alla nitro è più difficoltosa da spruzzare, non è brillante come un catalizzato e se data su pezzi già verniciati può " muovere " la vernice sottostante.Richiede lucidatura e tende a ritornare opaca.
I motori serie piccola, dapprima anch'essi solo sabbiati, furono poi verniciati, alcune serie con vernici apolveri epossidiche, che col tempo e la luce tendevano a "sfarinare ", perdendo l'aspetto grigio metallizzato e virando sul biancastro.
In genere, si può sovraverniciare. Evita di usare nitro e tieni conto che lo spessore esagerato degli strati di vernice peggiora l'aspetto estetico.I cerchi Guzzi erano verniciati con vernice nitro di quella per cerchioni e poi ricoperti con trasparente acrilico.
La vernice da catalizzare, usata senza catalizzatore asciuga ma non reticola, non secca cioè completamente e non raggiunge la durezza. Ti ricordo che la durezza della vernice si misura con la stessa scala della durezza delle mine delle matite. se scalfisci con una mina di grado B, hai una durezza scarsa mentre se scalfisci con una F o una H hai una verniciature antigraffio.
Il forno una volta era indispensabile perchè si usavano vernici sintetiche che dovevano cuocere a 80°C nei forni da carrozziere e a 120°C nei forni industriali. ( c'era differenza di prezzo tra i 2 tipi di vernice ).
Oggi il forno serve ad essicare immediatamente la vernice, in modo da essere subito " Fuori polvere " cioè che non si depositi polvere sulla vernice ancora bagnata ed avere la possibilità di maneggiare il prima possibile il pezzo verniciato.A disporre di ambiente pulito, in giornate non ventose, si ottengono gli stessi risultati a di stanza di qualche giorno dalla verniciatura ( a reticolazione avvenuta ).
Per riverniciare i tuoi cerchi, suggerisco di usare pure una vernice nitro, però spruzzarla in 3 o 4 volte, dapprima uno strato leggerissimo, che non riesca a coprire, poi un altro strato sempre leggerissimo, lasciare asciugare tra uno strato e l'altro , se si dovesse alzare o sfogliare la vecchia vernice carteggire per bene e una volta asciutto riprendere con strati ancora più leggeri.Quando sei riuscito ad avere una buona copertura dai una mano di trasparente.Se non vuoi correre rischi, usa un catalizzato.
Ti ricordo che la balconata delle ruote in lega era lucidata a specchio e incartata prima di verniciare.
Il miglior alluminio per motori usato in Guzzi era prodotto dalla Nuova Univer con codice 651FO/A, si tratta di un argento di facilissima applicazione, siliconico per temperatura max di 600°C.
Per le ruote si usava una vernice Svi Standard (ormai estinta ) 63606, oggi replicabile presso la Lechler con codice 460 della codifica Guzzi Lechler ASI.
Mi sembra di averti detto tutto
Ciao
Vanni