19° Incontro di Primavera - AQUILE A CONEGLIANO

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S558
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Re: 19° Incontro di Primavera - AQUILE A CONEGLIANO

Messaggio da S558 »

damp86 ha scritto:Rientrato domenica sera sul tardino... dopo varie divagazioni tornantistiche tra Bologna a Perugia.
Questo è stato il mio 4° incontro consecutivo, l'amore cosmico si rafforza, i legami con i compagni di Ventura si salda, le gomme si consumano (fino al bordo).
É stato un susseguirsi di di gioie segnate da profondi solchi al cuore, difficile esprimere le sensazioni di aver vissuto in prima linea quanto successo.
Ho conosciuto Mario giovedì, abbiamo fatto il viaggio insieme da Perugia a Conegliano, era sempre attaccato alla mia gomma, un leone orgoglioso della sua nuova guzzi, riscatto dopo tanta sofferenza dovuta dalla perdita della moglie un anno fa.
Abbiamo cenato fianco a fianco, aveva 4 figli come me e ci siamo scambiati le gioie e le angosce che da padri viviamo.
Era una bella persona, è bastato poco tempo per capirlo, è stato subito feeling.
Era stanco, provato dal viaggio, con un brutto raffreddore a suo dire.
Venerdì mattina si è svegliato molto presto, cercava una farmacia perché non si sentiva bene. Ha preferito un percorso meno tortuoso per raggiungere il ristorante, ci siamo divisi.
Poi la notizia al telefono e ci siamo precipitati sul luogo dell'incidente.
Il resto, straziante, lo tengo custodito nei miei ricordi.
Al funerale c'era tutto il paese, era ben voluto da tutti. Ci hanno raccontato che era in prima linea nel sociale, cattolico professante, sempre pronto ad aiutare chiunque ne avesse bisogno.
Era davvero una bella persona, così tutti quelli che lo conoscevano meglio di noi lo descrivono.
Io, nel mio piccolissimo, posso solo confermare.
É stato proprio un bell'incontro di primavera, pieno di gioie ma con profondi solchi al cuore.
... io non l'ho conosciuto, ma so che era uno di noi, e le Tue parole saranno il mio ricordo, il ricordo di un amico mai conosciuto ...
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Re: 19° Incontro di Primavera - AQUILE A CONEGLIANO

Messaggio da Tatuato »

io sono giorni che entro nel post, per dirvi quanto vi odio, quanto mi siete mancati, per prendervi in giro e farmi prendere in giro... cioè fare il coglione, quello che mi riesce meglio... ma non ci riesco... non me la sento.
[size=75]Andrea. La vita è varia e molteplice. Il piacere e' piacere, da dove arriva, arriva.[/size]
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Re: 19° Incontro di Primavera - AQUILE A CONEGLIANO

Messaggio da S558 »

RINGRAZIAMENTI:

abbiamo ricevuto molti ringraziamenti per l'incontro di Conegliano, e anch'io voglio ringraziare.
- tutti Voi perché rendete facile l'organizzazione, nessuno si lamenta, va sempre tutto bene, e di fatto trasformate un impegno in un divertimento! grazie

- Ho una lamentela: nessuno ne ha avuto coraggio, ma le cene in hotel facevano cag…. :aaah: :aaah:

- Un'altra lamentela: il temporale sul Giaù, mi aveva promesso che sarebbe arrivato dopo le 14:00, scusatemi!

- Un ringraziamento: un vero ringraziamento a IVAN, si è occupato del lavoro sporco, ha mantenuto fino alla fine il controllo della lista partecipanti che ha avuto negli utlimi giorni un certo movimento, tra chi solo il venerdì, chi solo il sabato, chi solo la cena del sabato e poi neanche, chi ha un impegno sabato sera …. anzi no il venerdì!

GRAZIE IVAN, non ce l'avremo fatta! :volemose: :volemose: :volemose: :volemose:
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Re: 19° Incontro di Primavera - AQUILE A CONEGLIANO

Messaggio da Carthago »

Concordo PIERO, le cene non erano il massimo, ma ha compensato l’allegria e la voglia di stare insieme di ognuno di noi.

:ok:

Luca
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Re: 19° Incontro di Primavera - AQUILE A CONEGLIANO

Messaggio da Betto »

Valà che suocere! Il vino era buono.
Punto

Vorrei spendere due parole per Mauro.... non lo conoscevo però ci penso ogni volta che apro questa discussione....
:foryou:

Mi ha fatto piacere leggere il post di damp86
damp86 ha scritto:....Ho conosciuto Mauro giovedì, abbiamo fatto il viaggio insieme da Perugia a Conegliano, era sempre attaccato alla mia gomma, un leone orgoglioso della sua nuova guzzi, riscatto dopo tanta sofferenza dovuta dalla perdita della moglie un anno fa.
Abbiamo cenato fianco a fianco, aveva 4 figli come me e ci siamo scambiati le gioie e le angosce che da padri viviamo.
Era una bella persona, è bastato poco tempo per capirlo, è stato subito feeling.
Era stanco, provato dal viaggio, con un brutto raffreddore a suo dire.
Venerdì mattina si è svegliato molto presto, cercava una farmacia perché non si sentiva bene. Ha preferito un percorso meno tortuoso per raggiungere il ristorante, ci siamo divisi.
Poi la notizia al telefono e ci siamo precipitati sul luogo dell'incidente.
Il resto, straziante, lo tengo custodito nei miei ricordi.
Al funerale c'era tutto il paese, era ben voluto da tutti. Ci hanno raccontato che era in prima linea nel sociale, cattolico professante, sempre pronto ad aiutare chiunque ne avesse bisogno.
Era davvero una bella persona, così tutti quelli che lo conoscevano meglio di noi lo descrivono.
Io, nel mio piccolissimo, posso solo confermare.
É stato proprio un bell'incontro di primavera, pieno di gioie ma con profondi solchi al cuore.
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Re: 19° Incontro di Primavera - AQUILE A CONEGLIANO

Messaggio da apemaia »

Carthago ha scritto:Concordo PIERO, le cene non erano il massimo.....

.azz....per fortuna che non mi sono fermata a cena allora! :aaah:
Grazie Ivan, se non mi mettevi quella quota forse mi sarei fermata e invece mi è andata bene, grazie mille, avanzi da bere! :ok:
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Re: 19° Incontro di Primavera - AQUILE A CONEGLIANO

Messaggio da Vladimiro »

Betto ha scritto: Vorrei spendere due parole per Mauro.... non lo conoscevo però ci penso ogni volta che apro questa discussione....
:foryou:
Abbiamo pubblicato un articolo per ricordare Mauro

http://www.animaguzzista.com/?p=8587
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Re: 19° Incontro di Primavera - AQUILE A CONEGLIANO

Messaggio da Carthago »

Bellissime parole Vladimiro.

Una considerazione: dovremmo smettere di "dirci" che le cose le faremo quando andremo in pensione,quando avremo più tempo, ma bisogna farle subito, perchè il come, il dove, e il quando ci arrivi alla benedetta pensione, non sai in che condizioni, e se le potrai ancora fare.

Staccare la spina ogni tanto è molto salutare, prendersi il proprio tempo, essere un po più egoisti per noi stessi, a volte ne vale la pena.

Ciao Mauro, buon viaggio.

Luca
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Re: 19° Incontro di Primavera - AQUILE A CONEGLIANO

Messaggio da S558 »

Vladimiro ha scritto:
Betto ha scritto: Vorrei spendere due parole per Mauro.... non lo conoscevo però ci penso ogni volta che apro questa discussione....
:foryou:
Abbiamo pubblicato un articolo per ricordare Mauro

http://www.animaguzzista.com/?p=8587

… grazie per averci reso partecipi …. ciao Mauro
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Re: 19° Incontro di Primavera - AQUILE A CONEGLIANO

Messaggio da apemaia »

Vladimiro ha scritto:
Abbiamo pubblicato un articolo per ricordare Mauro

http://www.animaguzzista.com/?p=8587

Letto con le lacrime agli occhi, così come il racconto di Damp86. :crying:
Non l'ho conosciuto, mi spiace molto, deve essere stata una gran bella persona, ha lasciato davvero un ricordo speciale di sé in quei pochi momenti a chi ha avuto l'occasione di poterlo incontrare.
Si dice di solito "eh, son cose che capitano, così è la vita" ma un fratello che manca così alla sua famiglia, ai suoi amici lascia increduli, consapevoli della impotenza difronte a tali situazioni.
R.I.P. Mauro.
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Re: 19° Incontro di Primavera - AQUILE A CONEGLIANO

Messaggio da Roxxana »

Aquile a Conegliano – 19° incontro di primavera di Anima Guzzista 30 maggio e 1,2,3 giugno 2018

Ho una sola foto scattata all’arrivo, primi arrivati Nicolas con Alisa, secondi Maurizio ed io.
I ricordi stavolta li ho registrati con i sei sensi e per il resto posso contare sulle foto ed i video del resto della “famiglia”, tanto lo so che diverranno patrimonio comune.

Olfatto
Profumo di tigli e di gelsomini in piena fioritura lungo chilometri di strade, profumo di campagne e vigne -un misto di letame rivoltato nelle zolle e di fieno, di rose piantate accanto ai filari d’uva- l’odore della pioggia che si alza dalla terra e dall’asfalto caldo, l’odore delle Guzzi roventi e afrore di motociclista ostinatamente intutata in pelle.
Bicchieri profumati di prosecco ed altri vini divini.

Gusto
Piatti che sapevano di lacrime, e non sono riuscita a gustare, venerdì; cene un po’ anonime ma che ho comunque apprezzato ogni sera, in hotel; la delizia della porchetta fatta in Malga Peziè de Parù, di cui ho fatto una strage e solo per vergogna non ho spazzolato tutta dal vassoio, ne avrei mangiata fino a star male.

Udito
Il rombo di decine di Guzzi modulato dalle marmitte, che rompe il silenzio irreale; le sirene manco le ho sentite; il frastuono dell’elicottero, da dimenticare.
Sound di Guzzi nelle gallerie, un amato frastuono! Il rullare della batteria poi una chitarra elettrica, il basso, la voce: la Guzzisti Liberi Blues Band che inizia le prove, e poi il concerto, ragazzi siete in forma, le note sono un ponte tra terra e cielo. Tutti i ciao, gli arrivederci del mattino dopo e Guzzi che si allontanano, solitarie o a due a due o ancora in piccoli gruppi.
Tic-tac, gli orologi scandiscono il tempo: quanto manca a incontrarvi?

Tatto
Un caldo asfissiante, un cambio repentino e prima il bagnato addosso a chi non ha indossato subito la tuta antiacqua, poi il freddo, e che freddo sul Giau con uno strato di grandine che pareva aver nevicato.
Gli abbracci che entrano dalla pelle come medicine. Apemaia che è arrivata a cavallo di Furia, apposta per non farmi mancare anche il suo.
Carezze alla sella di una moto, come ad un cavallo incolpevolmente scosso.

Senso cenestesico
La gomma posteriore che perde aderenza sullo strato di grandine per pochi attimi, e tutte le reazioni di equilibrio che convergono, la Brevina obbedisce e resta in piedi come fosse una parte del mio corpo; Santo cielo, quanto amo la mia GretaGarbo!
In sella alla macchina da piega, la netta percezione di essere abbastanza stilosa purchè da ferma.

Vista
Quella che ha registrato i ricordi più importanti.
Quei Sorrisi che comunicano più delle parole, sul viso di Maria, Piero ed Andrea che di volta in volta accolgono, fan da guida, rassicurano, scherzano.
Sorrisi appena accennati ancora timidi forse, con Andrea (in arte Bombos), con Massimo (In arte Gaso), con Rotondo e Bos Taurus, felice di fare un po’ di presentazioni e magari un po’ di strada assieme, di riconoscere tante facce e come al solito per alcuni non avere i nomi da associare, ma va bene così.

Ho contato sedie vuote, dove il pensiero portava ad accomodarsi fra noi quei troppi che hanno dovuto restare a casa, ed uno in particolare in un letto d’ospedale; i vostri nomi non serve scriverli, se leggerete qui sappiate che vi ho portati con me.

Dal ponte imbandierato a festa ho guardato il Piave sacro, ed ovunque cartelli, indicazioni, riferimenti al sangue sacrificato sulle sue rive; un cielo variegato di azzurro e nuvole bianche e nere, ed in quel cielo ho visto mille aquile multicolori volteggiare su di noi.
Il laghetto delizioso di Alleghe, tanti motociclisti (ma noi eravamo i più belli!), la diga impressionante del Vajont, sopra Longarone e sotto una cappa di nuvole grondanti.

Ho visto Mauro Baffo52, giovedì sera, dimenticare il raffreddore nel mostrarci felice ed orgoglioso la sua V7 Carbon, ed è ingiusto che i ricordi successivi si frappongano a questo.

Ho catturato con gli occhi tante immagini; Maurizio far comunella con certi “pericolosi Lemanisti”, e in autostrada mettersi a giocare a far salire il tachimetro della sua adorata, ma “solo per poco, per rispetto ai suoi 42 anni”. La mia Brevina che non mi stanco mai di guardare e di guidare, compagna di avventure, che alla partenza domenica mattina ha fatto uno strano singhiozzo, poi è filata liscia tutta la strada, davvero ha un’anima.
Chilometri e persone, ed un simbolo rotondo uguale sul mio parabrezza e sul casco di Goffredo, sulla bandana di Alisa, su una spilla, su una toppa, segnala l’appartenenza ad un’Anima più grande della somma dei singoli. Grazie Anima Guzzista


Ora nello scrivere sto ripensando a tutto questo e molto di più, e già mi scappa di guardare avanti come fa l’aquila sul serbatoio, al di là del mare, dove sarà il prossimo incontro.
De Guzzibus et motoribus non disputacchiandum est
-Baffo52 uno di noi.
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Re: 19° Incontro di Primavera - AQUILE A CONEGLIANO

Messaggio da S558 »

Roxxana ha scritto:Aquile a Conegliano – 19° incontro di primavera di Anima Guzzista 30 maggio e 1,2,3 giugno 2018

Ho una sola foto scattata all’arrivo, primi arrivati Nicolas con Alisa, secondi Maurizio ed io.
I ricordi stavolta li ho registrati con i sei sensi e per il resto posso contare sulle foto ed i video del resto della “famiglia”, tanto lo so che diverranno patrimonio comune.

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Profumo di tigli e di gelsomini in piena fioritura lungo chilometri di strade, profumo di campagne e vigne -un misto di letame rivoltato nelle zolle e di fieno, di rose piantate accanto ai filari d’uva- l’odore della pioggia che si alza dalla terra e dall’asfalto caldo, l’odore delle Guzzi roventi e afrore di motociclista ostinatamente intutata in pelle.
Bicchieri profumati di prosecco ed altri vini divini.

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Piatti che sapevano di lacrime, e non sono riuscita a gustare, venerdì; cene un po’ anonime ma che ho comunque apprezzato ogni sera, in hotel; la delizia della porchetta fatta in Malga Peziè de Parù, di cui ho fatto una strage e solo per vergogna non ho spazzolato tutta dal vassoio, ne avrei mangiata fino a star male.

Udito
Il rombo di decine di Guzzi modulato dalle marmitte, che rompe il silenzio irreale; le sirene manco le ho sentite; il frastuono dell’elicottero, da dimenticare.
Sound di Guzzi nelle gallerie, un amato frastuono! Il rullare della batteria poi una chitarra elettrica, il basso, la voce: la Guzzisti Liberi Blues Band che inizia le prove, e poi il concerto, ragazzi siete in forma, le note sono un ponte tra terra e cielo. Tutti i ciao, gli arrivederci del mattino dopo e Guzzi che si allontanano, solitarie o a due a due o ancora in piccoli gruppi.
Tic-tac, gli orologi scandiscono il tempo: quanto manca a incontrarvi?

Tatto
Un caldo asfissiante, un cambio repentino e prima il bagnato addosso a chi non ha indossato subito la tuta antiacqua, poi il freddo, e che freddo sul Giau con uno strato di grandine che pareva aver nevicato.
Gli abbracci che entrano dalla pelle come medicine. Apemaia che è arrivata a cavallo di Furia, apposta per non farmi mancare anche il suo.
Carezze alla sella di una moto, come ad un cavallo incolpevolmente scosso.

Senso cenestesico
La gomma posteriore che perde aderenza sullo strato di grandine per pochi attimi, e tutte le reazioni di equilibrio che convergono, la Brevina obbedisce e resta in piedi come fosse una parte del mio corpo; Santo cielo, quanto amo la mia GretaGarbo!
In sella alla macchina da piega, la netta percezione di essere abbastanza stilosa purchè da ferma.

Vista
Quella che ha registrato i ricordi più importanti.
Quei Sorrisi che comunicano più delle parole, sul viso di Maria, Piero ed Andrea che di volta in volta accolgono, fan da guida, rassicurano, scherzano.
Sorrisi appena accennati ancora timidi forse, con Andrea (in arte Bombos), con Massimo (In arte Gaso), con Rotondo e Bos Taurus, felice di fare un po’ di presentazioni e magari un po’ di strada assieme, di riconoscere tante facce e come al solito per alcuni non avere i nomi da associare, ma va bene così.

Ho contato sedie vuote, dove il pensiero portava ad accomodarsi fra noi quei troppi che hanno dovuto restare a casa, ed uno in particolare in un letto d’ospedale; i vostri nomi non serve scriverli, se leggerete qui sappiate che vi ho portati con me.

Dal ponte imbandierato a festa ho guardato il Piave sacro, ed ovunque cartelli, indicazioni, riferimenti al sangue sacrificato sulle sue rive; un cielo variegato di azzurro e nuvole bianche e nere, ed in quel cielo ho visto mille aquile multicolori volteggiare su di noi.
Il laghetto delizioso di Alleghe, tanti motociclisti (ma noi eravamo i più belli!), la diga impressionante del Vajont, sopra Longarone e sotto una cappa di nuvole grondanti.

Ho visto Mauro Baffo52, giovedì sera, dimenticare il raffreddore nel mostrarci felice ed orgoglioso la sua V7 Carbon, ed è ingiusto che i ricordi successivi si frappongano a questo.

Ho catturato con gli occhi tante immagini; Maurizio far comunella con certi “pericolosi Lemanisti”, e in autostrada mettersi a giocare a far salire il tachimetro della sua adorata, ma “solo per poco, per rispetto ai suoi 42 anni”. La mia Brevina che non mi stanco mai di guardare e di guidare, compagna di avventure, che alla partenza domenica mattina ha fatto uno strano singhiozzo, poi è filata liscia tutta la strada, davvero ha un’anima.
Chilometri e persone, ed un simbolo rotondo uguale sul mio parabrezza e sul casco di Goffredo, sulla bandana di Alisa, su una spilla, su una toppa, segnala l’appartenenza ad un’Anima più grande della somma dei singoli. Grazie Anima Guzzista


Ora nello scrivere sto ripensando a tutto questo e molto di più, e già mi scappa di guardare avanti come fa l’aquila sul serbatoio, al di là del mare, dove sarà il prossimo incontro.

.... Leggendo pensavo di essere ancora a Conegliano ...
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Re: 19° Incontro di Primavera - AQUILE A CONEGLIANO

Messaggio da Roxxana »

S558 ha scritto: .... Leggendo pensavo di essere ancora a Conegliano ...
:rollin versiamoci un prosecco che ho messo in fresco
De Guzzibus et motoribus non disputacchiandum est
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Re: 19° Incontro di Primavera - AQUILE A CONEGLIANO

Messaggio da apemaia »

Roxxana ha scritto:Aquile a Conegliano – 19° incontro di primavera di Anima Guzzista 30 maggio e 1,2,3 giugno 2018

Ho una sola foto scattata all’arrivo, primi arrivati Nicolas con Alisa, secondi Maurizio ed io.
I ricordi stavolta li ho registrati con i sei sensi e per il resto posso contare sulle foto ed i video del resto della “famiglia”, tanto lo so che diverranno patrimonio comune.
........................
Ora nello scrivere sto ripensando a tutto questo e molto di più, e già mi scappa di guardare avanti come fa l’aquila sul serbatoio, al di là del mare, dove sarà il prossimo incontro.
Bellissimo racconto Rox, sei riuscita a trasmettere il bello di questi incontri anche a chi, come me, non c'era. :ok:
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Re: 19° Incontro di Primavera - AQUILE A CONEGLIANO

Messaggio da ZioPaul »

S558 ha scritto:
Roxxana ha scritto:Aquile a Conegliano – 19° incontro di primavera di Anima Guzzista 30 maggio e 1,2,3 giugno 2018

Ho una sola foto scattata all’arrivo, primi arrivati Nicolas con Alisa, secondi Maurizio ed io.
I ricordi stavolta li ho registrati con i sei sensi e per il resto posso contare sulle foto ed i video del resto della “famiglia”, tanto lo so che diverranno patrimonio comune.
..............

.... Leggendo pensavo di essere ancora a Conegliano ...
Sensazione identica.




La Zia Roxx è sempre la Zia Roxx :foryou:
E' una Moto Guzzi?! ....ma dai! Le fanno ancora?
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Re: 19° Incontro di Primavera - AQUILE A CONEGLIANO

Messaggio da Betto »

Roxxana, mi piace come scrivi :-)
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Re: 19° Incontro di Primavera - AQUILE A CONEGLIANO

Messaggio da Vladimiro »

Questo è stato un Incontro di Primavera che non scorderò. Tanti alti e bassi. Fatica e leggerezza. Tristezza ed allegria. Pianure infinite e montagne spettacolari.
In fin dei conti, viaggiare in moto, è anche questo, no? Oddio, i momenti tristi, ovviamente, avrei preferito non ci fossero ma l'arricchimento dell'animo e i ricordi, stranamente, passano e crescono nel tempo anche attraverso eventi non proprio felici.

Io e Titti avevamo anticipato la partenza a giovedì, arrivando a Rovigo dai Tatiani, per passare la serata assieme. Il lungo tragitto autostradale ci aveva "cotto" a puntino e solo una serata strepitosa, fatta di risate, allegria, bella gente e la tavola imbandita di cose buone ci aveva ripagato della faticata sotto un sole cocente.
Ok, il Veneto è la patria del "goto de vìn", della grappa e del prosecco ma era proprio quest'ultimo ad incuriosirci viste le tante belle produzioni locali. Certamente non ci saremmo aspettati che il mitico Piero ce ne facesse trovare ... una damigiana! Si, letteralmente una damigiana di buonissimo prosecco "fermo" (per i profani, con poche bollicine) che nemmeno sapevo (prima) che esistesse e che (dopo) ho amato come... come... ok, vabbe' non mi ricordo "come" o forse l'ho amato troppo.
Quindi dormitona, ospiti da Govoz (che bella famiglia che sono!) e sveglia per partenza "comoda" verso il ristorante per l'appuntamento a Fara Vicentino.
Ancora pallostrada, afa e sole... ci rinfrancava l'idea di essere a poca strada dal rivedere tante brutte facce, di cominciare ad assaporare quel momento magico dell'arrivo, dove ad attenderti ci sono tante Guzzi parcheggiate con l'occhio che indugia a riconoscere chi è già arrivato e tutti che si girano a guardare l'entrata trionfale con te che strombazzi e sgasi come uno scemo. Ecco ero proprio in questo momento di stato d'animo bellissimo, con la "fregola" di arrivare subito quando, in una sosta al distributore, mi squilla il telefono. E' Nicola, che in lacrime mi urla "lo stanno rianimando, lo stanno rianimando!". Così ho saputo di Mauro.
I pensieri in un attimo vanno fuori controllo e si incrociano, sovrappongono, confondono. Mauro, no dai, è uno scherzo del cazzo, vero? Domani sera dovevamo cantare assieme! La moto si sarà rotta? La sua V7 Carbon nuova nuova!... dobbiamo dirlo agli altri... bisogna gestire... andiamo all'ospedale... come facciamo a... no, Mauro no...
Gli ultimi chilometri fino al ristorante in una sorta di schizofrenia tra la speranza e la disperazione...
Poi l'arrivo, i saluti ai tanti già presenti... le notizie non sono ancora definitive. Ancora non si sa se...
Ricordo il pranzo a sprazzi... fino alla telefonata che mi comunica la fine del viaggio di Mauro.
Whoooosh! Un lampo, un attimo e improvvisamente mi sento lucido e sereno. Si molto triste ma penso a cosa stiamo facendo, al perchè e cosa significa ed ecco che tutto torna a posto.
Lo annuncio a tutti e brindiamo in suo onore. Mauro è ancora con noi. Così avrebbe voluto. Così farò.
Facciamo in modo che sia un radino che valga la pena aver vissuto, anche per lui.
Pian pianino riprendono le battute, i sorrisi e l'atmosfera ritorna quella dell'incontro di Primavera.

Il trasferimento del dopo pranzo verso l'albergo, con Michele che guida il gruppone, passa attraverso paesi e borghi incantevoli. Un po' di traffico e semafori ma anche tante cose da vedere. Dal castello di Marostica (azz, che bello!) divisi tra la tentazione di fermarsi a vedere e la voglia di arrivare in albergo, al ponte di Bassano con piccola sosta ristoratrice (avremo fatto si e no 20 chilometri!)... ma ne vale la pena!
Così, attraversando il famoso ponte fatto dagli alpini, ricordo la canzone che ne parla:
Suuul ponte di bassaaanoooo, noi ci darem la manoooo...
Noi ci dareeem la maaanoooo, ed un bacin d'amor!

Non ci crederete, è da quando sono piccolo che sento mia madre e mio padre cantarla e mi sento quasi emozionato. Prendo la mano di Titti, e come canzon comanda... tre bacin d'amor! ...lo racconterò ai miei quando torno. (ma sarò scemo?).

Ancora più intressante è la bottega della distilleria Nardini dall'altro lato del ponte. Qui da noi, a Roma, troviamo soltanto la grappa. Al massimo barricata. Ma qui... porca miseria ma guarda te che roba! Ci sono tanti altri distillati, invecchiati, forti e leggeri e poi rabarbaro, il mezzo e mezzo (buonissimo! Non lo conoscevo!) e poi guarda Titti! ...e quello? E questo? ...li vogliamo tutti! Da ricordare L'airone rosso, della Poli, che ci aveva fatto conoscere Piero la sera prima, con la nostra Guzzi Airone bella stampata sull'etichetta.
Per fortuna avevamo tutte le borse piene, sennò ci saremmo comprati di tutto.
Ok, si parte verso Conegliano. Qualche curva e poi i rettilinei della pianura si rifanno vivi. Rotonde e ...traffico. Ancora stramaledetto traffico. Ma il transito alle auto non lo vietano mai? ... in una Conegliano calda e congestionata arriviamo all'albergo.
Camera. Doccia. Calzoncini e infradito. Birra alla spina e ....Ahhhhhhh, relax in compagnia. Adesso si che si sta bene!
Sveglia, colazione e partenza! Si va verso la malga a Cortina, quindi strade curvose e panorami da Dolomiti (che non ho mai visto!) Forza che non vedo l'ora! Moto scarica, pressione gomme ok. Olio ok. Tuta di pelle, guanti e occhiali da sole ok. Infiliamo il casco e via! Sotto un sole che comincia a scaldare saliamo verso passo San Boldo...
Allungo le marce e finalmente qualche piega, con l'occhio che indugia per questa valle che salendo si stringe sempre più fino a... ma porc! Tornante N' 18? Ma qui li numerano pure? Ed ecco che d'improvviso il LeSPans che "leggiadro volava danzando tra le curve" si trasforma in un quasi bilico da trasporto eccezionale aumentando esponenzialmente il suo peso ad ogni tornante... però, complici gli scarichi "con l'elichetta", leggerissimamente aperti, nella valle risuona un rombo di Guzzi da fare accapponar la pelle...
L'ultimo tratto, con il traffico a senso alternato, con i tornani in galleria è veramente spettacolare. Sembra una scenografia da videogioco, una cartolina, un set di un film... fate voi. Ma merita davvero.

La strada si snoda poi per la piana che porta verso Alleghe. Conduciamo il gruppone e faccio da "lepre" per aumentare un po' l'andatura (70 moto in fila sono decisamente spettacolari ma le medie scendono parecchio) e così il serpentone si snoda lungo la strada; dallo specchio retrovisore vedo lo spettacolo della fila di fari interminabile che mi segue.

La pianura si avvicina ai primi declivi verdissimi costellati di case e piccoli centri abitati e più in alto... bum! Spuntano grosse montagne di pura pietra rossastra che si stagliano sul cielo. Impressionante e bellissimo. In quel momento mi passano una MT09 e un'Aprilia Dorsoduro con due giovanotti con tanto di tuta e saponette... whoooshhh la loro è una velocità fantasmagorica sulla la strada che comincia a salire curvosa ed invitante... E' un attimo, Titti mi conosce e sento che si appoggia a me, è il segnale. Ruoto la manopola del gas e i dell'orto da 36 riempiono la camera di scoppio passando dalle valvolone da quarantasette, mentre il pistone bello "cupoloso" comprime una cifra e a una manciata di gradi prima del punto morto superiore scocca una bella scintillona azzurra. Il LeSPans balza in avanti deciso seguito dal rombo cupo dei Lafranconi Competizione. Goduria pura. In rettilineo li vedo lì, in lontananza, ma dopo due curvoni li ho ripresi. Bastardi giovani sulle motorette moderne, davvero pensavate che 'sto ferrovecchio non tenesse il passo? Leggete meno riviste e capite da soli cosa funziona e cosa no. Questo è il consiglio di un "Vecchio Canuto", come mi chiamava un mio amico che non c'è più.
Bellissimi giovani sulle motorette moderne, siete già dei manici! Io alla vostra età non sapevo nemmeno che si potesse guidare così. Allora c'è un futuro. Bravi continuate così. Questo è il consiglio di un vecchio motociclista che ancora non s'arrende.

E dietro una curva Alleghe. Sosta.

Il piccolo bar sulla riva del lago ci accoglie con una bella birra defaticante. Ci voleva. Quattro chiacchere, risate e una sigaretta mentre sulla strada sfilano le tante Guzzi del serpentone... la méta è passo Giau e poi la malga di Pezié de Parù, quasi a Cortina. Il cielo sopra i monti si è fatto cupo e minaccioso mentre verso il fondo valle il sole splende.
il mondo sembra diviso in due, un po' come i nostri animi, e noi siamo proprio sul confine danzando sulle moto passiamo un po' di qua e un po' di là.

Ma la direzione di marcia non lascia adito a dubbi. Il cielo plumbeo ci attende e salendo, sicuramente, Giove Pluvio ci manderà il suo saluto. Ma è risaputo che il motociclista se ne fotte delle difficoltà e che le sfide fanno parte del suo dna... fino al limite della cocciutaggine. Tuta antipioggia? La mettiamo? ...Ma no dai, vedrai che forse la scampiamo. Al massimo quattro gocce.
Al tornante N° 3 la grandine mi entra negli stivali (avevo messo i calzoni di pelle dentro!) ed un gelo spiacevole mi segnala lo scioglimento del ghiaccio sulle calde caviglie. La punta dei piedi, ancora asciutta, mi urla "Ehi voi, lassù! Chiudete quella finestra 'ché arriva aria fredda!".
Una provvidenziale galleria ci offre riparo tra altre decine di moto, tutte del serpentone che ci aveva passato poch'anzi.
Inizia lo show della vestizione con le tute antipioggia che escono come per magia dai bauletti ed è subito la sagra del "aspetta ti do una mano!" o "Aiutami con 'sta manica" fino all'immancabile "arreggimi che la scarpa non passa, sennò cado".
Completata la vestizione sembriamo più un plotone di palombari in moto che Anime in missione per conto di Dio.

Il paesaggio è sconvolgentemente bello. Colori smorti, cupi ma brillanti allo stesso tempo. La scala dei grigi e marroni la fa da padrone e la visiera, mezza appannata, apre degli squarci di limpidezza estrema dove le gocce di pioggia, ormai troppo grandi per tenersi, scivolano giù.

I boschi lasciano lo spazio a prati verdi, stranamente screziati di bianco. Sul momento, impegnato nella guida sulla strada bagnata, non ci faccio caso poi... oh, porca pupazza! Ma quella è nev... no! E' grandine!

L'arrivo a passo Giau è epico. Chiunque sia arrivato lassù sotto quel diluvio di acqua e ghiaccio deve essersi sentito un eroe. Ci raduniamo per una foto mentre ci rilassiamo un attimo a goderci il panorama. Siamo sotto un cielo nero e pioviggina ma i particolari in lontananza appaiono nitidi e le Dolomiti appaiono in tutta la loro inquietante bellezza. Verso valle, cime innevate risplendono di neve al sole sotto un cielo terso e limpido. Faccio pace col mondo e resto incantato a guardare tanta meraviglia.
Titti, dico, ci dobbiamo assolutamente tornare col sole. si, bisogna proprio farlo.

La discesa verso Cortina inizia al grido di richiamo del LeSPans. Metto in moto e giù! Due belle sgassate. Tutti capiscono al volo il sound dell'Anima e si risale in sella.
L'asfalto nero appare in due "binari" puliti mentre il resto è coperto da parecchi centimetri di grandine. Si guida con prudenza e le ruote, di tanto in tanto, perdono un attimo l'aderenza. Grande moto la Guzzi, vado tranquillo e mi fido.
D'un tratto un pensiero pazzo. Rhum, lime, zucchero di canna e menta... il ghiaccio c'è. Titttiiiiiii, nelle borse, abbiamo portato dei bicchieri per caso? ...sarebbe stato un rave al Mojito di sicuro successo. Rido sotto la visiera semichiusa alla visione delle Anime ferme lungo la strada ad offrire cocktail ai motociclisti di passaggio. Un figurone.

Tante Guzzi parcheggiate ci accolgono alla malga di Peziè de Parù. Posto incantevole che avrei preferito sfruttare di più, magari con una bella pennichella su un prato di erba verde e vellutata, all'ombra di un bell'albero circondato di montagne di pietra che sembrano disegnate per quanto sono belle. Invece mi trovo catapultato in una stalla/mangiatoia, molto caratteristica, usata per le occasioni di tempo avverso tra decine di Guzzisti umidi che cercano tutti contemporaneamente di togliersi l'antipioggia per asciugarsi un po'... l'ambiente è caldo e confortevole, in effetti, ed anche molto particolare. Tavoli imbanditi propongono affettati e formaggi locali (il Brié locale sembra cibo degli dei tanto è buono e leggero), arrivano bottglie di rosso e anche una... porchetta.
Aaaalt! Porchetta? Qui fanno la porchetta? Santa globalizzazione! ...ma lo sanno chi sono io? E vorrebbero anche farmela mangiare? ...ok, giusto un pezzetto va!
Non è male. Per niente condita all'interno e troppo magra rimane un filo stoppacciosa. Ma non è male. Si sente che la carne non è del supermercato e peccato che non riesca a mettere le man... la bocca sulla cotenna, sicuro indice della cottura. Ok, non è male. E con questa fanno tre piatti.
Se torno gli porto quella che facciamo in casa qui da noi... voi avete le montagne più belle del mondo? ...Ma noi abbiamo la porchetta! Ecco.
Mi guardo intorno e vedo facce stanche ma rilassate, sorrisi, battute e Anime che stanno bene. Sono contento.
Il rientro è verso il Vajont e Vittorio Veneto per la strada più rapida. Ci attendono le prove per il concerto della serata con la Guzzisti Liberi Blues Band. Walter imposta il navigatore e si parte.
Porca paletta ancora tanta strada bagnata e andature soporifere... il dovere ci chiama ma non perdiamo occasione, passando da Longarone, di buttare uno sguardo verso la diga. In effetti avevo riconosciuto dove fosse tra le montagne, prima di sapere il punto esatto. La frana del monte Toc, venendo da Cortina, si riconosce benissimo come una crosta bianca tra il verde dei monti. Incredibile dopo tutto questo tempo! Riesco a malapena a figurarmi, constatate le distanze, che razza di onda sia potuta arrivare fin lì.

All'albergo il service sta montando l'amplificazione, luci e la batteria. Mauro e Steven sono già lì e salgo in camera giusto per prepararmi alle prove.
Birrino defaticante e si canta. L'atmosfera non è proprio sciolta, visto l'accaduto, e specialmente Nicola è decisamente giù. Ma la magia del blues, la gioia di esserci e di celebrare il raduno delle Anime ci rinfranca lo spirito e si decide di dedicare il concerto a Mauro. Bello.

La cena "vola" in un attimo (non è che all'Eurorest, in effetti, si mangi poi da "urlo") e diamo inzio al concerto all'aperto con le tante "brutte facce" che ci guardano.
L'open bar è pronto e sistemato. Il ghiaccio c'è. I bicchieri pure e davanti al palco fa bella mostra di sé un bel T5 in versione "sport" di Piero che, per l'occasione, è stato montato sull'incredibile, favolosa, autoironica "Macchina da Piega" di Anima Guzzista con tanto di macchina del fumo posizionata sotto a garanzia di effetti speciali a gogo!

Sentiamo la mancanza di Ciro e delle sue magiche tastiere e Mauro con Walter (che manici!) ci danno dentro.
Well it's one for the money,
two for the show,
three to get ready now go cats go...
Canto sciolto e rilassato e ormai, col gruppo, nonostante ci si veda una volta l'anno, ci si capisce al volo così, sui giri blues più lenti, prendo il microfono e mi butto in monologhi semi comici scherzando e prendendo un po' in giro qualche volto noto presente...
E poi il coro dei Bergamaschi contro quello dei sardi sulla "U" ...ridevo con le lacrime e cantavo con loro! Che figata! Goffredo con la chitarra che si esibisce pure lui sempre più bravo (si allena di nascosto l'infame!) e infine i saluti e l'arrivederci al prossimo anno... in Sardegna! Ennamo!

Ok. E' andata. Come ho cantato? I pezzi parlati erano "buoni"? Titti mi prepari una coca e whisky col ghiaccio? Ho stonato? Azz, ho la gola in fiamme.... Titti mi... no aspetta, me lo faccio da solo... così dopo un "tot" di coca e whisky mi ricordo poco. Lo stress e la fatica vincono e mi addormento sulla sedia.
Ma io l'ho fatto per farvi fare delle foto mentre ero appisolato. Eh? Come? Non ci credete?
...ebbene si, avevo bevuto un pochino... non ricordo di essermi messo a letto ma quando mi sono svegliato ero ancora contento! Ecco.

Una bella, straordinaria e magica serata tra fantastiche persone, appassionati come me si di moto, ma anche di stare assieme, condividere e celebrare la gioia di vivere.

Un grande grazie a Piero, Maria e Andrea Govoni...
Ladies and Gentlemen... iiiii Tatianiiiiiiiiii!!!!

...aaaaahhhhhhhh
(urlo della folla)

Ad Ivaaan... Falascinaaaaaaa!!!

...aaaaahhhhhhhh

A tutta la Band con Mauro Sala alla chitarra e voce!

...aaaaahhhhhhhh

Walter D'Aviero alla chitarra

...aaaaahhhhhhhh

Steven Berrevoets alla batteria!

...aaaaahhhhhhhh

Nicola sabini al basso!

...aaaaahhhhhhhh

Vladimiro Corbari alla voce!

...aaaaahhhhhhhh

Grazie a tutti per esserci stati e condiviso con noi tanti bei momenti.

Un pensiero, che resterà nei miei ricordi, a Mauro Mariani.


Vi voglio bene , bastardi. :volemose:
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Re: 19° Incontro di Primavera - AQUILE A CONEGLIANO

Messaggio da S558 »

È per il Presidente ....aaaahhhhhhhhhh ...
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Re: 19° Incontro di Primavera - AQUILE A CONEGLIANO

Messaggio da Roxxana »

:-))) Vlad me fai murì quanto gongoli ogni volta che "battezzi" qualche giovincello saponettato, :rollin
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Re: 19° Incontro di Primavera - AQUILE A CONEGLIANO

Messaggio da rugi56 »

be che dire, complimenti a roxx, e vladi pe ri racconti,che anche se uno non c'era, con un po di immaginazione
:ok: :ok: :ok: :ok: :ok: :ok:
:celebrate: :celebrate: :celebrate: :celebrate:
:inchino: :inchino: :inchino: :inchino: :inchino:
se le cose vanno male il corpo non deve soffrire
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