MEK1 ha scritto:1# scaglione 86. Car a Foligno poi 27° GR.A.PE. MARCHE (gruppo artigliera pesante semovente carri M110, quelli della Guerra del Golfo) caserma Osoppo - Udine. Con in mezzo vari campi ed una Sardegna ovviamente Capo Teulada. Ed ogni 3x2 avevo a che fare con gli ammeregani.
Ahhh pure rappresentante COBAR. Un suicidio in caserma e colloquio con l'allora ministro della difesa Spadolini.
ciao.
Io 91° corso AUC medici 1986, il 7 gennaio a Firenze (freddo cane) per corso ufficiali fino a fine marzo, poi licenza e Pasqua, quindi al Comando Militare Sanità della Regione Militare Nord Est a Verona, praticamente a casa mia... per ricevere la destinazione. Non vi dico quanti siciliani, napoletani, calabresi etc c'erano, ma in quegli anni oltre la metà dell'esercito e delle caserme erano tra Veneto, Friuli e Trentino Alto Adige.
Assegnato al reparto ORL dell'ospedale militare di Verona e all'Ufficio Medicina Preventiva (in pratica Ufficio Igiene) del Comando dei Servizi Sanitari Regione Militare Nord Est, in pratica 2 incarichi (1 stipendio) da svolgere all'interno dell'Ospedale Militare di Verona, che conteneva anche il Comando Sanitario della regione Nord est.
il Post di MEK1 mi ha fatto venire in mente che tra 1986 e 1987 (ad aprile di quell'anno mi congedai) ci furono molti suicidi di militari nelle varie caserme del Nord Est. Ne parlavano i giornali, i politici, c'erano dibattiti televisivi, ognuno aveva una spiegazione. Nell'ufficio vicino al mio, quello della Medicina Legale, arrivavano tutte le relazioni dettagliate. In realtà solo alcuni soldati si erano tolti la vita all'inizio della naja (per disadattamento, depressione, altro??'), ma alcuni si erano uccisi dopo alcuni mesi di servizio. Uno in servizio al carcere militare di Peschiera a circa 2 mesi dal congedo... quindi erano altre le cause che li avevano spinti al gesto estremo. Sono arrivato a pensare che essere miltari aveva li aveva favoriti nel loro gesto, consegnando un fucile mitragliatore carico nelle loro mani e lasciandoli 2 ore soli con se stessi e i loro tormenti, di notte. Praticamente tutti si erano uccisi durante il turno di guardia di notte.
Ma poichè eravamo Medicina Preventiva ci venne ordinato di fare un documento che prevenisse i suicidi (quando si dice "una brillante idea"). Col collega scrivemmo a tutti i comandanti di caserme e a tutti i cappellani militari delle caserme del Nord Est invitandoli a "cogliere elementi di disagio nei giovani e intervenire prontamente". Cos'altro potevamo fare??
In compenso mi trovai anche alle prese con Chernobil e i rischi di radioattività, dove ordinai a tutte le caserme di sospendere esercitazioni ventre a terra (per evitare irradiazione dei testicoli), e non servire verdure a foglie larghe in mensa (in pratica no insalata). E poi lo scandalo del vino al metanolo, prodotto da cantine e venduto a basso prezzo a comunità, caserme etc. Ordinai di sospendere il consumo perchè c'erano dei vecchi marescialli responsabili della mensa e dello spaccio che ne facevano un gran uso, tanto era gratis....
E poi, ogni giorno da mandare le squadre disinfettori nelle varie caserme dove erano segnalate malattie infettive...