TODD ha scritto:e perchè no? io sarei favorevole a un turbo su una Guzzi, per molti motivi, ad esempio si toglierebbe di dosso l'etichetta di "moto del nonno" che per molti ancora sopravvive, poi consentirebbe di raggiungere potenze oggi lontane rimanendo su cubature più piccole, e ne ho dette solo due.mauldinamica ha scritto:Io il turbo lo metterei sul V85.
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certo non ha torto Vinbrulè quando dice che le moto del passato anche recente avevano più fascino, oggi purtroppo si sta verificando quello che è già accaduto nel mondo dell'auto, ovvero la preoccupante tendenza delle moto ad assomigliarsi troppo tra di loro. però in ogni caso, pensando alla moto da utilizzare tutti i giorni, viaggi e turismo compresi, non andrei mai sul passato ma resterei sul mondo di oggi (ovvio, potendo spendere, se hai mille euro il nuovo non lo compri). e poi se qualche amministratore ti si sveglia male la mattina e se ne esce con un bel divieto di circolazione per euro1 e magari anche euro2?
Sull' aspetto rapporto potenza/cubatura, ti ricordo che stiamo parlando , per Guzzi, di motori raffreddati ad aria.
Attualmente costringerebbe Piaggio a cercare soluzioni molto costose per produrre e commercializzare un motore turbo ad aria derivato dalle attuali.
Quasi da sogno. Non impossibile ma estremamente onirico.
Stiamo quasi a livello di V8 del 2017.
Wow.
Riguardo al fatto che "le moto del passato anche recente avevano più fascino", Piaggio ci sta lavorando dal 2011 fissa come un treno sui binari su questo concetto.
Tutti i modelli che sono usciti dal nuovo corso di Galluzzi seguono questa filosofia, buona ultima la V85, chiamata non per niente Classic Enduro.
Più chiaro di cosi...
la V85 ha una nuova coppia conica, differente da quella della V9Enzo-NW ha scritto:
...Gli ingranaggi della coppia conica tengono almeno i promessi 80cv della V85 a mio parere.
Col V11 oggi ci giro volentieri l' Europa. E' un legnone ma ci si fa.vinbrulè ha scritto:Guarda, la biturbo mi fa sbavare mentre la levante è uguale a altri mille suv. Oggi stavo sbavando per una ducati 600 ss faro quadro gialla tenuta impeccabilmente, i miei gusti ormai sono sempre più focalizzati sulle moto d'epoca: dopo il V11 il nulla!
Col Lario, o una Ducati 600SS o 900 SS, nel 2017 sarei conscio che partirei per un' avventura.
Meglio un girello in giornata con queste moto.
Voglio dirti che oggigiorno vengono prodotte moto essenziali che hanno il "sex appeal" delle vecchie caffettiere ma che hanno tutto, dall' impianto elettrico ai materiali delle termiche alle sospensioni, aggiornate all' oggi senza essere volutamente e necessariamente tecnologicamente all' avanguardia su qualunque aspetto.
Ti restituiscono tutta la sensazione ruvida di guidare una moto e non di farti portare in giro in maniera servo-assistita dall' elettronica anti-errore, circondati dall' infotainment 3.0 sulla poltrona autolivellante di una moto "unstoppable".
Ogni casa motociclistica ha una linea di moto di questa categoria, Piaggio ha Guzzi.
Le case che hanno una loro storia e un orgoglio da mantenere, attingono a piene mani da essa e ne tirano fuori modelli veramente notevoli. Non faranno nella stragrande maggioranza dei casi numeri assoluti (meglio...) ma fanno prodotti in alcuni casi proprio "da sbavo".
Ti prendi una V9 o un V7III, le smanetti il giusto per rendere più ignorante il motore e le trasformi in una vera caffettiera, essenziale e affidabile.
Come dovrebbe essere una moto.
Vuoi più cavalli? Aspetti il V85. E non pensare che produrranno solo un enduro con quel motore...
Ne vuoi ancora di più, la vuoi adesso e vuoi spendere poco? Ti compri un Griso 8V prima serie e ci infili un KIT F1.
E lasciamo le moto d'epoca, finalmente, ai girelli in giornata ed ai raduni d'epoca "all' ultima cromatura".