OT - Formula 1
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Re: OT - Formula 1
Hamilton penalizzato di 10” per una doppia prova di partenza prima del via...
In qualche modo va fermato...
Ma non gli si potrebbe rompere un braccio come a Marquez?
In qualche modo va fermato...
Ma non gli si potrebbe rompere un braccio come a Marquez?
Paolo
Re: OT - Formula 1
Però mi sembrano errori come quello di Márquez contromano in Argentina. Figli del delirio di onnipotenza per cui puoi fare qualsiasi cosa e ce l'hai sempre vinta.
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Re: OT - Formula 1
In realta e' Schumacher che a casa infilza bamboline nere
Re: OT - Formula 1
ledzep ha scritto:In realta e' Schumacher che a casa infilza bamboline nere
Diciamo che questi record di Hamilton sono un pò falsati da una superiorità del mezzo che Schumacher ha avuto solo per molto meno tempo.
Con tutto che non sono un estimatore sfegatato del Michelone.
Il top sarebbe che cicca ancora il record in germania, in casa schumacher e mercedes, con gara pazza e vittoria di vettel!
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Re: OT - Formula 1
più che altro non sono confrontabili per il numero di Gp.
All'epoca se ne facevano 16 l'anno.
All'epoca se ne facevano 16 l'anno.
e con foratura ultimo giro...tutti in piedi sul divano!Il top sarebbe che cicca ancora il record in germania, in casa schumacher e mercedes, con gara pazza e vittoria di vettel!
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Re: OT - Formula 1
Honda lascia la Formula 1 a fine 2021:
Il motorista ha ufficializzato l'intenzione di lasciare la Formula 1 e interrompere la collaborazione con Red Bull Racing al termine della prossima stagione.
La prossima sarà Mercedes
E' così...vanno, vengono.
Uno solo c'è sempre
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Re: OT - Formula 1
Se si ritira dopo una sfilza di vittorie come questa campa di rendita per 20 anni...ledzep ha scritto: La prossima sarà Mercedes
Tanto la F1 ha perso fascino e seguito...
Paolo
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Re: OT - Formula 1
L'era delle power unit, iniziata nel 2014 sia stata stroncante per la Formula 1. La Honda, rientrata nel Circus nel 2015, provando questa enorme sfida, alla fine ne è uscita sconfitta, iniziando a raccogliere qualche risultato degno di questo nome soltanto lo scorso anno, quando ha iniziato a spingere le vetture di casa Red Bull. Troppo poco per un costruttore di motori notoriamente orgoglioso, ma che a un certo punto ha dovuto dire basta, perché stroncato, lo vogliamo sottolineare, da un regolamento che non permette lo sviluppo.
Una Formula 1 sempre più Mercedes, che dal 2021 fornirà tre team oltre alla casa madre: il 40% sarà motorizzato dalla casa tedesca, dominatrice indiscussa da sette stagioni consecutive e mai realmente raggiunta dai concorrenti se non con qualche escamotage non proprio chiaro.
Quello che stona, nella questione Honda, è la tempistica: la casa giapponese dopo anni di duro lavoro e tante umiliazioni, specialmente nel periodo di convivenza con Alonso e la McLaren ha trovato la sua dimensione con la Red Bull e la Toro Rosso/AlphaTauri, portando a casa risultati molto positivi, tanto da essere ad oggi il secondo motore più prestazionale della griglia, non senza qualche noia di affidabilità chiaramente, ma ben lontano ancora dall’efficienza mostrata dalla Mercedes. Forse è questo il reale motivo che ha spinto i nipponici a lasciare: l’impossibilità di un recupero nel medio/breve periodo di raggiungere i tedeschi. D’altronde, a chi piace concorrere senza avere la possibilità di vincere?
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F1 | Honda lascia a fine 2021, è la prima vittima illustre dell’era power unitLa Formula 1 sprofonda: dal 2014 in poi un regolamento tecnico fallimentare
di Peppe Marino2 Ottobre, 2020
Ne avevamo già parlato abbondantemente nei mesi scorsi, con un articolo datato 28 maggio, successivo al nuovo regolamento tecnico emanato dal Consiglio Mondiale del Motorsport. Oggi, a distanza di più di 90 giorni torniamo a trattare di questo argomento, ribadendo come l’era delle power unit, iniziata nel 2014 sia stata stroncante per la Formula 1. La Honda, rientrata nel Circus nel 2015, provando questa enorme sfida, alla fine ne è uscita sconfitta, iniziando a raccogliere qualche risultato degno di questo nome soltanto lo scorso anno, quando ha iniziato a spingere le vetture di casa Red Bull. Troppo poco per un costruttore di motori notoriamente orgoglioso, ma che a un certo punto ha dovuto dire basta, perché stroncato, lo vogliamo sottolineare, da un regolamento che non permette lo sviluppo.
Vuoi per il Covid, vuoi per questo fantomatico abbattimento dei costi previsto quando venne approvata questa autentica follia regolamentare, che non dà la possibilità a chi sta dietro di poter recuperare. Ci stanchiamo anche ripetere le stesse cose, perché come scritto già a maggio, la Honda era stata presa come esempio: ci ha messo quattro anni, cambiando persino partnership, per potere vincere la prima gara dal suo rientro in Formula 1. Una Formula 1 sempre più Mercedes, che dal 2021 fornirà tre team oltre alla casa madre: il 40% sarà motorizzato dalla casa tedesca, dominatrice indiscussa da sette stagioni consecutive e mai realmente raggiunta dai concorrenti se non con qualche escamotage non proprio chiaro.
TEMPISMO (IM)PERFETTO
Quello che stona, nella questione Honda, è la tempistica: la casa giapponese dopo anni di duro lavoro e tante umiliazioni, specialmente nel periodo di convivenza con Alonso e la McLaren ha trovato la sua dimensione con la Red Bull e la Toro Rosso/AlphaTauri, portando a casa risultati molto positivi, tanto da essere ad oggi il secondo motore più prestazionale della griglia, non senza qualche noia di affidabilità chiaramente, ma ben lontano ancora dall’efficienza mostrata dalla Mercedes. Forse è questo il reale motivo che ha spinto i nipponici a lasciare: l’impossibilità di un recupero nel medio/breve periodo di raggiungere i tedeschi. D’altronde, a chi piace concorrere senza avere la possibilità di vincere? Onestamente, a tutte le menate sul green e l’impatto zero da raggiungere entro nel 2050 (fra 30 anni) non crediamo assolutamente.
Una bella gatta da pelare questa per Stefano Domenicali, che da nuovo boss della Formula 1 dovrà necessariamente sedersi ad un tavolo con la FIA (e il suo mentore Jean Todt) e i personaggi di spicco di Liberty Media come Ross Brawn, perché il Circus ha bisogno di un cambio di nota netto. E’ inammissibile che dal 2022, anno del nuovo regolamento tecnico (sul quale nutriamo già fortissimi dubbi) ci siano solo tre costruttori di propulsori per dieci team. Non è più accettabile, le power unit non incentivano i motoristi ad entrare, e una volta dentro, poter ambire alle posizioni di vertice è praticamente impossibile, inutile girarci troppo attorno. Il futuro della Formula 1 ad oggi è più ombroso che mai, perché un costruttore così importante che lascia in un momento del genere, ossia dall’essere a un passo dai più forti, stona, perché evidentemente più di così non si può fare.
Una Formula 1 sempre più Mercedes, che dal 2021 fornirà tre team oltre alla casa madre: il 40% sarà motorizzato dalla casa tedesca, dominatrice indiscussa da sette stagioni consecutive e mai realmente raggiunta dai concorrenti se non con qualche escamotage non proprio chiaro.
Quello che stona, nella questione Honda, è la tempistica: la casa giapponese dopo anni di duro lavoro e tante umiliazioni, specialmente nel periodo di convivenza con Alonso e la McLaren ha trovato la sua dimensione con la Red Bull e la Toro Rosso/AlphaTauri, portando a casa risultati molto positivi, tanto da essere ad oggi il secondo motore più prestazionale della griglia, non senza qualche noia di affidabilità chiaramente, ma ben lontano ancora dall’efficienza mostrata dalla Mercedes. Forse è questo il reale motivo che ha spinto i nipponici a lasciare: l’impossibilità di un recupero nel medio/breve periodo di raggiungere i tedeschi. D’altronde, a chi piace concorrere senza avere la possibilità di vincere?
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F1 | Honda lascia a fine 2021, è la prima vittima illustre dell’era power unitLa Formula 1 sprofonda: dal 2014 in poi un regolamento tecnico fallimentare
di Peppe Marino2 Ottobre, 2020
Ne avevamo già parlato abbondantemente nei mesi scorsi, con un articolo datato 28 maggio, successivo al nuovo regolamento tecnico emanato dal Consiglio Mondiale del Motorsport. Oggi, a distanza di più di 90 giorni torniamo a trattare di questo argomento, ribadendo come l’era delle power unit, iniziata nel 2014 sia stata stroncante per la Formula 1. La Honda, rientrata nel Circus nel 2015, provando questa enorme sfida, alla fine ne è uscita sconfitta, iniziando a raccogliere qualche risultato degno di questo nome soltanto lo scorso anno, quando ha iniziato a spingere le vetture di casa Red Bull. Troppo poco per un costruttore di motori notoriamente orgoglioso, ma che a un certo punto ha dovuto dire basta, perché stroncato, lo vogliamo sottolineare, da un regolamento che non permette lo sviluppo.
Vuoi per il Covid, vuoi per questo fantomatico abbattimento dei costi previsto quando venne approvata questa autentica follia regolamentare, che non dà la possibilità a chi sta dietro di poter recuperare. Ci stanchiamo anche ripetere le stesse cose, perché come scritto già a maggio, la Honda era stata presa come esempio: ci ha messo quattro anni, cambiando persino partnership, per potere vincere la prima gara dal suo rientro in Formula 1. Una Formula 1 sempre più Mercedes, che dal 2021 fornirà tre team oltre alla casa madre: il 40% sarà motorizzato dalla casa tedesca, dominatrice indiscussa da sette stagioni consecutive e mai realmente raggiunta dai concorrenti se non con qualche escamotage non proprio chiaro.
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Quello che stona, nella questione Honda, è la tempistica: la casa giapponese dopo anni di duro lavoro e tante umiliazioni, specialmente nel periodo di convivenza con Alonso e la McLaren ha trovato la sua dimensione con la Red Bull e la Toro Rosso/AlphaTauri, portando a casa risultati molto positivi, tanto da essere ad oggi il secondo motore più prestazionale della griglia, non senza qualche noia di affidabilità chiaramente, ma ben lontano ancora dall’efficienza mostrata dalla Mercedes. Forse è questo il reale motivo che ha spinto i nipponici a lasciare: l’impossibilità di un recupero nel medio/breve periodo di raggiungere i tedeschi. D’altronde, a chi piace concorrere senza avere la possibilità di vincere? Onestamente, a tutte le menate sul green e l’impatto zero da raggiungere entro nel 2050 (fra 30 anni) non crediamo assolutamente.
Una bella gatta da pelare questa per Stefano Domenicali, che da nuovo boss della Formula 1 dovrà necessariamente sedersi ad un tavolo con la FIA (e il suo mentore Jean Todt) e i personaggi di spicco di Liberty Media come Ross Brawn, perché il Circus ha bisogno di un cambio di nota netto. E’ inammissibile che dal 2022, anno del nuovo regolamento tecnico (sul quale nutriamo già fortissimi dubbi) ci siano solo tre costruttori di propulsori per dieci team. Non è più accettabile, le power unit non incentivano i motoristi ad entrare, e una volta dentro, poter ambire alle posizioni di vertice è praticamente impossibile, inutile girarci troppo attorno. Il futuro della Formula 1 ad oggi è più ombroso che mai, perché un costruttore così importante che lascia in un momento del genere, ossia dall’essere a un passo dai più forti, stona, perché evidentemente più di così non si può fare.
Re: OT - Formula 1
Che campi di rendita ho i miei dubbi. È la formula 1 più insulsa della storia. E l'ibrido ha ucciso sia il wec che la f1.Cane ha scritto:Se si ritira dopo una sfilza di vittorie come questa campa di rendita per 20 anni...ledzep ha scritto: La prossima sarà Mercedes
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Re: OT - Formula 1
Speriamo arrivi l'elettrico puro a rilanciare la F1...Red27 ha scritto: E l'ibrido ha ucciso sia il wec che la f1.
Ma si rendono conto anche loro che l'ibrido ha ucciso la F1...
Che le f1 sono ibride quasi lo nascondono, nessuno ne parla mai, mai una volta
spiegassero come funzionano...
Il motore, su cui ha sempre ruotato tutta la F1, non esiste piu'...
Paolo
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Re: OT - Formula 1
boh, io la seguo poco o nulla ormai. c'è da dire che ci sono sempre stati periodi di grosso dominio, pensiamo anche alla ferrari di schumi, capitò pure un mondiale finito a luglio, però questa era mercedes dura parecchio. finirà magari quando ci saranno grossi cambi al regolamento, ma non cosa cambierà nel 22. nel frattempo hamilton batterà i record di gare e titoli vinti, e poi potrebbe voler cercare una nuova sfida (o ritirarsi, ma non credo). peccato per una ferrari così penosa perchè un pilota come leclerc sembra davvero un bel talento, ma ora non può competere.
l'anno prossimo cambio moto.....forse......
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Re: OT - Formula 1
non è questione di dominio ma di impedire per regolamento che gli altri provino a interrompere il dominio.
Sappiamo con sicurezza chi vince il mondiale dal primo venerdì di prove della prima gara.
Questo non è mai successo prima
Sappiamo con sicurezza chi vince il mondiale dal primo venerdì di prove della prima gara.
Questo non è mai successo prima
Re: OT - Formula 1
Secondo me siamo ai titoli di coda di uno sport che non è più tale.ledzep ha scritto:non è questione di dominio ma di impedire per regolamento che gli altri provino a interrompere il dominio.
Sappiamo con sicurezza chi vince il mondiale dal primo venerdì di prove della prima gara.
Questo non è mai successo prima
F1, Indycar Wec e Rally.....diciamolo, fanno cacare dai....bella indy, bello Sato, ma è un monomarca.
LeMans è stata imbarazzante. I rally....li fanno ancora?
Stiamo suonando l'orchestra ma il Titanic affonda, e credo che nel mondo del futuro non ci sia spazio per questo sport. Promuovendolo si promuove "l'inquinamento", uno stile di vita pericoloso che non va bene per i genitori ansiosi del nuovo millennio. È sempre stato uno sport per ricchi, ma ora è proprio paraculato al potere ed autoreferenziale, col pubblico mera mucca da spremere a distanza. Sinceramente, secondo me è finita. Siamo solo all'inizio, ma è l'inizio della fine.
Che tristezza.
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Re: OT - Formula 1
li fanno, e sono sempre belli per chi va a vederli a bordo strada!Red27 ha scritto: I rally....li fanno ancora?
Che tristezza.
ma nel 1990 c'erano 14 costruttori presenti più o meno in forze;
oggi ne sono rimasti 3 e mezzo!
un trafiletto a pagina 42 del quotidiano sportivo si ricorda di riportare il nome del vincitore della prova...
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Re: OT - Formula 1
Secondo me i rally sono stati ammazzati dalle norme di sicurezza sugli spettatori e dalla difficolta' nel fare percorsi, chiudere le strade, ecc...Eorl ha scritto: ma nel 1990 c'erano 14 costruttori presenti più o meno in forze;
oggi ne sono rimasti 3 e mezzo!
Paolo
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Re: OT - Formula 1
e dal fatto che in televisione fanno schifo...Cane ha scritto:Secondo me i rally sono stati ammazzati dalle norme di sicurezza sugli spettatori e dalla difficolta' nel fare percorsi, chiudere le strade, ecc...Eorl ha scritto: ma nel 1990 c'erano 14 costruttori presenti più o meno in forze;
oggi ne sono rimasti 3 e mezzo!
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Re: OT - Formula 1
mentre la formula uno è in mano a degli scappati di casa che la stanno rovinando il Wec e l'imsa stanno unificando i regolamenti per far correre le stesse macchine a Daytona come a Le Mans.
Al Wec già ci sono Toyota e Peugeot e si dicono interessate Ferrari Mc Laren e Porsche. In america gareggiano Honda, Nissan , Mazda e Cadillac.
E le gare da Le mans a Spa a Daytona sono su circuiti veri.
Liberty Media deve stare molto attenta e sarebbe meglio che si svegliasse...
Al Wec già ci sono Toyota e Peugeot e si dicono interessate Ferrari Mc Laren e Porsche. In america gareggiano Honda, Nissan , Mazda e Cadillac.
E le gare da Le mans a Spa a Daytona sono su circuiti veri.
Liberty Media deve stare molto attenta e sarebbe meglio che si svegliasse...
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Re: OT - Formula 1
Ma di Scialleclerc che partirà 4°, nessuno dice nulla?
Domani, per la prima volta (e spero unica) nella mia vita, tiferò anche Verstappen, visto che fare le scarpe alla Mercedes in casa propria è una cosa troppo gasante
-fabio-
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la mente è come il paracadute: funziona solo quando è aperta
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Re: OT - Formula 1
Ma anche a casa degli altri...fabiolemans1 ha scritto:... visto che fare le scarpe alla Mercedes in casa propria è una cosa troppo gasante
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